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Napoli multato per cori beceri di matrice territoriale nei confronti del Lecce (25mila euro)

La sanzione del giudice sportivo comprende anche il lancio di bottigliette e fumogeni. Al Lecce 15mila euro di multa (loro niente cori)

Napoli multato per cori beceri di matrice territoriale nei confronti del Lecce (25mila euro)
Ci Napoli 04/06/2023 - campionato di calcio serie A / Napoli-Sampdoria / foto Carmelo Imbesi/Image Sport nella foto: tifosi Napoli

Napoli multato per cori beceri di matrice territoriale nei confronti del Lecce nella partita di sabato scorso terminata 0-4 per la squadra di Garcia. In tutto la multa è di 25mila euro. La multa comprende anche il lancio di bottigliette e fumogeni.

“Ammenda di 25mila euro alla Società NAPOLI per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato cinque fumogeni e numerose bottigliette di plastica nel settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria, causando il lieve ferimento di una tifosa avversaria; per avere inoltre, nel corso della gara, lanciato, nel recinto di giuoco, una bottiglietta di piccole dimensioni in vetro; e, per avere infine, in due occasioni del secondo tempo, intonato un coro becero di matrice territoriale nei confronti dei sostenitori della squadra avversaria. sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS.

Ammenda di € 15.000,00: alla Società LECCE per avere suoi sostenitori, nel corso della gara, lanciato cinque fumogeni e numerose bottigliette di plastica nel settore occupato dai sostenitori della squadra avversaria; per avere inoltre, nel corso della gara, lanciato un petardo e cinque bottigliette in plastica, nel recinto di giuoco; sanzione attenuata ex art. 29, comma 1 lett. b) CGS”.

Vale la pena rileggere l’articolo di Raniero Virgilio che ha scritto 

Come sovente accade quando indulge in questa iper-provincializzazione, la macchina di De Laurentiis ha puntualmente perso un’occasione rara di segnare una differenza valoriale importante tra visione locale e globale del mondo e delle persone, che ad oggi purtroppo ancora non esiste – il Napoli è infatti un esempio di gestione economica e finanziaria ma è ancora caratterizzato da una cultura spesso organica a quella stantia cittadina, cosicché alle finte scuse approntate alla bene e meglio da parte della società aveva fatto da apripista il solito striscione tardo ottocentesco della curva sul primo comandamento che detterebbe il rispetto della maglia. (I richiami quasi biblici della tifoseria sono sempre i più preziosi).

Nel resto del mondo civilizzato, invece, in cima c’è il rispetto delle libertà dell’individuo. Il primo comma a corollario dice che tale rispetto deve sentirlo e ratificarlo chi a una minoranza appartiene, non il gruppo nutrito della maggioranza che si scrive e si canta le canzoni di auto elogio. Questa è la differenza abissale ed incolmabile tra la passione cinghialotica e la passione sportiva. E questo è ciò che i Massive Attack hanno chiamato casual racism, ben peggiore e assai più radicato nelle società di quello canonico, perché oggi ad esserne pervasa è tipicamente la larga parte della comunità che trincera il proprio immobilismo ebete dietro l’urlo del politicamente corretto, come fanno in genere tutte le comunità imbolsite e incartapecorite in Europa e oltre.

 

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