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Irma Testa: «La boxe non è più quella dei nostri nonni. Era violenta, si moriva, non l’avrei fatta»

A La Stampa: «Sul ring odio la mia avversaria ma seguendo le regole. Meloni non mi piace ma è una fighter. Schlein no anche se è più vicina alle mie idee»

Irma Testa: «La boxe non è più quella dei nostri nonni. Era violenta, si moriva, non l’avrei fatta»
(Photo by Frank Franklin II / POOL / AFP)

Irma Testa, bronzo olimpico, intervistata da Paolo Brusorio per La Stampa.

«Sul ring entro in un’altra dimensione. È un pensiero assurdo, lo so: lì sopra odio la mia avversaria, ma devo mettermi in contatto mentale con lei, un’estranea che in quel momento vuole rubarti qualcosa di prezioso: è l’aspetto più entusiasmante del pugilato».

Sul ring è più importane la difesa o l’attacco?
Irma Testa: «Per anni ho fatto della difesa la mia filosofia. A me importa portare a casa la pelle, sul ring ci si fa male e per fortuna o sfortuna io non sono una di quelle che pensa “fino alla morte”. Forse sono una vigliacca, ma ho ben chiara quanto valga la mia vita, quindi conta di più la difesa».

Il pugilato però ha un’immagine violenta…
«Nell’immaginario collettivo il pugilato sono gli incontri notturni, quelli che appassionavano i nostri nonni. Il più bel momento
del pugilato, il più venduto dalla tv. Ma con tanta violenza, c’è gente che è morta. E io non avrei mai voluto essere
su quel ring, neanche dalla parte di chi tirava il pugno del ko».

Esiste la boxe non violenta?
Irma Testa: «Sul ring deve salire l’agonismo, non la violenza. Anche io sono violenta, ma lo faccio seguendo le regole e protetta».

Le piace Giorgia Meloni?
«Mi piace la sua determinazione, la sua grinta È un’ottima fighter, un’ottima pugile: in contraddizione con il mio modo di combattere, politicamente molto distante dal mio orientamento ma porta avanti le sue idee con grande fermezza».

Giudizio su Elly Schlein?
«Sono più vicina alle sue idee politiche, ma non l’ho ancora inquadrata. Non penso sia adatta in termini pugilistici a un combattimento con gli avversari politici, non è una fighter come Meloni. Dovrebbe esserlo di più per imporsi».

Si parla di politica tra gli atleti?
«No, né di politica né di temi sociali. Parliamo molto poco degli argomenti che interessano a me. Ma sono molto noiosi e il
tempo va veloce e fuori sincrono con i miei interessi».

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