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Rabiot: «La Serie A è in ripresa. È un campionato che attira buoni giocatori da ogni dove»

A Rmc Sport: «Alla Juve sono più propenso ad attaccare, Allegri mi chiede più gol ma nella mia visione del calcio non è la cosa più importante»

Rabiot: «La Serie A è in ripresa. È un campionato che attira buoni giocatori da ogni dove»
Mg Londra (Inghilterra) 23/11/2021 - Champions League / Chelsea-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Adrien Rabiot

Adrien Rabiot è stato intervistato da Rmc Sport nel ritiro della nazionale francese in occasione della soste per le partite di qualificazione a Euro2024. Tra gli argomenti trattati dal centrocampista della Juventus, la sua esperienza in azzurro, il suo rapporto con Deschamps e il suo ruolo nel club e nella selezione:

«Finora le qualificazioni sono state un viaggio perfetto, c’è qualità, c’è serenità. Giocando una partita dopo l’altra, segnando e non subendo. Abbiamo fiducia a tutti i livelli. C’è questa libertà di giocare più tranquillamente, senza preoccupazioni. In squadra ci sono giocatori di qualità».

La Francia ha segnato 11 gol e ne ha subiti zero in partite:

«In Italia, quando diciamo che abbiamo una buona difesa, vinciamo le partite. Meglio difendiamo, meglio attacchiamo. Non è necessariamente vero il contrario. Vincere una partita e avere la meglio sull’avversario, essere solidi, questo mi appaga di più. Serve una buona difesa per attaccare meglio e segnare».

Rabiot è il vice capitano alla Juventus. In nazionale fa parte del “consiglio dei saggi”?

«Posso chiacchierare con l’allenatore, senza che sia qualcosa di molto ufficiale. Parlo con molte persone. Ho sempre una parola da dire, qualcosa di lucido sulla situazione che potrebbe interessare. Naturalmente, per status ed esperienza, ci sono dentro».

Alla Juve è diventato un punto cardine della rosa di Allegri:

«Nelle ultime stagioni è proprio la continuità delle prestazioni che mi ha permesso di diventare un giocatore affidabile. È importante che un allenatore ne abbia uno. Volevo raggiungere questo obiettivo e ci sto riuscendo. Continuo a pormi sfide, cose da raggiungere. Questo è ciò che mi fa sempre venire voglia di continuare a giocare e ad allenarmi. Quando ce l’hai, non ti stanchi mai».

Allegri è convinto che Rabiot può fare più gol. La sua idea:

«L’anno scorso ho avuto una grande stagione in termini di statistiche ma nella mia visione del calcio non è la cosa più importante. Chiediamo ai centrocampisti e ai difensori di essere più incisiva. Ma questa è l’evoluzione del calcio. Infatti, in campo potrei segnare uno o due gol a partita ma non ne sono ossessionato. Ciò che mi dispiace è che questo è ciò che ricordiamo nel calcio. Nella mia squadra, se un difensore difende bene, protegge bene la porta ed è solido, mi va bene. Ognuno ha la propria visione del calcio».

Le differenze tra la Juve e la Francia?

«Alla Juve sono più propenso alla fase offensiva. L’allenatore mi chiede di proiettarmi e di arrivare in area. Insiste su questo punto. Nella squadra francese, per modalità di gioco o schema tattico, sono più nel cuore del gioco, meno concentrato in avanti e proteggo la difesa. Quando sono arrivato al centro sportivo del Psg, la maggior parte del tempo, facevo la staffetta a sinistra, era il ruolo in cui mi sentivo meglio».

Rabiot sulla Serie A:

«Da diverse stagioni, dopo il Covid, c’è stata una ripresa. È un campionato che attira buoni giocatori da ogni dove. Abbiamo l’Inter, il Milan, la Juve, le due Roma, l’Atalanta, il Napoli… Sono squadre che lottano per i quattro posti per la Champions. E’ una sfida conquistare lo scudetto. Sono felice di evolvermi lì. Più giocatori bravi ci sono, più è complicato, più mi diverto».

 

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