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Da Higuain a Lukaku, i “tradimenti” che i tifosi non hanno gradito

Calciatori, allenatori, squadre e tifosi alcuni divorzi sono più traumatici di altri, “dolorosi” e scatenano le contestazioni dei tifosi.

Da Higuain a Lukaku, i “tradimenti” che i tifosi non hanno gradito
Db Torino 22/04/2018 - campionato di calcio serie A / Juventus-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Gonzalo Higuain-Kalidou Koulibaly

Domenica si giocherà l’attesissima partita tra Inter e Roma, in casa dei nerazzurri, che si troveranno per la prima volta faccia a faccia con il loro ex giocatore Lukaku. Tra la squadra milanese e il giocatore belga non è finita bene: un divorzio degno di una soap opera, fatto di telefonate il cui contenuto è ancora un mistero e di frecciatine che non hanno mai spiegato cos’abbia effettivamente portato Lukaku a separarsi di nuovo dall’Inter. Fatto sta che la pantomima non è piaciuta a nessuno, soprattutto ai tifosi nerazzurri, che si sono sentiti traditi dal gesto dell’ormai ex (per ben due volte) attaccante. A quanto riporta la Gazzetta, i tifosi interisti si starebbero preparando ad accogliere il “traditore” con oltre trentamila fischietti, che verranno distribuiti prima della partita e che dovranno essere utilizzati ogni volta che Lukaku tocca palla. Un bel problema, che potrebbe causare non pochi disagi durante il corso della partita.

Il “traditore” Lukaku però non è l’unico che è stato contestato dai suoi ex tifosi. La storia calcistica, anche quella napoletana ce la ricorda bene. Il divorzio tra il Pipita e il Napoli suscitò altrettanto clamore, soprattutto perché il calciatore argentino era andato alla Juve, proprio in quella squadra nemica di gran parte del tifo. I tifosi partenopei ripagarono il “tradimento” cercando di rendere il ritorno nella sua ex casa un inferno. Nella prima con la Juve all’allora San Paolo, Higuain venne fischiato più e più volte, sia durante il riscaldamento, sia durante la partita. I tifosi si presentarono anche con cartelloni pieni di sfottò, come “Higuain 71”, uno dei numeri più dispregiativi della Smorfia. I tifosi non apprezzare il comportamento di Higuain che dopo essersene andato criticò anche il presidente De Laurentiis: «No ma è colpa di tutti noi, non sua… Lavezzi si è lasciato male, Cavani idem, con Sarri in pan­china è stato contattato un al­tro allenatore, e con me si è preso 94 milioni (90, ndr). Tutti hanno problemi con lui e la gente insulta gli altri. Io con i tifosi del Napoli non ho nulla da dire di negativo, sono stati tre anni bellissimi. Mi hanno amato e ora mi odiano. Un gior­no racconterò quello che pen­so, ora non posso»

Poco apprezzato anche il tradimento di Maurizio Sarri che passò alla Juve, ma che fu accolto con indifferenza, dagli ultras della curva B nel suo ritorno al San Paolo. La loro idea fu che Sarri non avrebbe dovuto percepire nessuna emozione nei suoi confronti, né amore, né odio. I cori a sostegno del Napoli furono l’unica cosa che si sentirà al San Paolo questa sera, ma è chiaro che l’odio verso il “traditore” fu forte. Prima della sfida infatti il tecnico toscano si era detto pronto e consapevole «Quando esco dal San Paolo so che se mi applaudono è una manifestazione di amore, se mi fischiano è una manifestazione d’amore. Uscirò volendogli ben in un caso o nell’altro»

Di recente il tecnico ha ottenuto la sua “vendetta“, regalando alla sua ex squadra la prima sconfitta da campioni di Italia.

La narrazione di Napoli-Lazio è la dolce vendetta di un ex innamorato e finito sommerso dai fischi. Al Maradona vince Sarri (e la Lazio), la capolista Napoli, costretta alla resa, incassa la seconda sconfitta di questa stagione e dà un colpo di freno alla corsa scudetto. Il vantaggio in classifica gli consente di ammortizzare la battuta di arresto, ma c’è da mettere in conto la reazione, la risposta ad un’altra fase di crescita.

Di fronte a situazioni come questa, ci si chiede se valga davvero la pena sprecare fiato (letteralmente) per situazioni ormai passate. Sicuramente, si vivrebbe meglio scegliendo la strada dell’indifferenza. Ma si sa, il calcio è anche questo, fa parte del gioco.

 

 

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