Intervista alla Gazzetta: «Un giorno racconterò quello che penso, ora non posso. Alla Juventus non ho chiesto io di andar via»
La Gazzetta
Lunga intervista a Gonzalo Higuain sulla Gazzetta dello Sport. Tema principale: il derby di Milano. Ma ovviamente si parla anche di Napoli, e di Juventus. La domanda è sui tifosi del Napoli che lo odiano e sull’elenco di persone che non si è lasciato bene con De Laurentiis. Lui risponde così:
No ma è colpa di tutti noi, non sua… Lavezzi si è lasciato male, Cavani idem, con Sarri in panchina è stato contattato un altro allenatore, e con me si è preso 94 milioni (90, ndr). Tutti hanno problemi con lui e la gente insulta gli altri. Io con i tifosi del Napoli non ho nulla da dire di negativo, sono stati tre anni bellissimi. Mi hanno amato e ora mi odiano. Un giorno racconterò quello che penso, ora non posso.
Dice che il tecnico con cui si è trovato meglio in carriera «è stato senz’altro Sarri. È quello che mi ha fatto esprimere al meglio e Gattuso gli somiglia molto: ha una voglia matta di vincere che a me piace da morire».
Juventus
Poi si parla di Juve, si parte dalla finale di Coppa Italia che lui vide dalla panchina (entro all’83esimo sul 4-0).
«Dentro di me quel giorno ho avuto la sensazione che sì, forse sapevo che si era rotto qualcosa. E poi hanno preso Ronaldo. La decisione di andare via non è mia. Ho dato tutto per la Juve, ho vinto diversi titoli, dopo di che è arrivato Cristiano, il club voleva fare un salto di qualità e mi hanno detto che non potevo restare e che stavano provando a cercare una soluzione. La soluzione migliore è stata il Milan».
«Non ho sentimenti di rivalsa, il mio è un sentimento di affetto perché mi hanno trattato benissimo. Compagni e tifoseria mi hanno dato un affetto enorme. Però non ho chiesto io di andare via. Praticamente, lo dicono tutti, mi hanno cacciato. Al Milan ho avuto da subito un amore grandissimo e così mi hanno con vinto».