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Giudice: sarà difficile per la Juve raggiungere l’equilibrio finanziario senza tagliare i costi 

Sul CorSport. Complesso aumentare i ricavi: il club bianconero non ha abbastanza appeal né sportivo né commerciale e anche tagliare non sarà facile  

Giudice: sarà difficile per la Juve raggiungere l’equilibrio finanziario senza tagliare i costi 
Fiat Chrysler Automobiles (FCA) Chairman John Elkann poses following the presentation of the Jeep Avenger 4Xe Concept, on the first day of the 2022 Paris auto show on October 17, 2022. (Photo by Eric PIERMONT / AFP)

Giudice: sarà difficile per la Juve raggiungere l’equilibrio finanziario senza tagliare i costi

Ieri si è insediato il nuovo CdA della Juventus. La sfida che i nuovi dirigenti bianconeri si trovano a dover fronteggiare, scrive Alessandro Giudice sul Corriere dello Sport, è soprattutto quella dell’equilibrio finanziario. Ma il percorso non sarà facile.

“anche sul piano economico, il cammino è in salita. Con 403 milioni di ricavi, la Juve resta il primo club italiano con distacco sulle dirette concorrenti (334 l’Inter, 290 il Milan) ma l’andamento economico resta squilibrato per l’incidenza dei costi, soprattutto, per la gestione della rosa. 484 milioni nell’ultimo bilancio per stipendi e ammortamenti quindi largamente superiore ai ricavi. La Juve ha aderito al settlement agreement con l’Uefa, ma il traguardo del nuovo Fair Play Finanziario (costi della rosa inferiori al 70% dei ricavi) resta irraggiungibile: oggi siamo al 120%”.

Far aumentare i ricavi sarà difficile, scrive Giudice. Gli incassi da botteghino sono aumentati, ma non sarà facile farli crescere ancora.

“ma la possibilità di incrementarli sembra limitata dal difficile momento di una squadra a cui manca il richiamo degli anni passati e l’uscita dalla Champions ovviamente non aiuta”.

Stesso discorso per i ricavi commerciali.

“I ricavi commerciali – l’unica leva con cui un club può puntare a una crescita signifi cativa – furono spinti al massimo coi rinnovi degli sponsor (Jeep, Adidas, Allianz) sull’onda di Ronaldo. Difficile che l’appeal commerciale superi domani quelle stagioni fastose”.

L’unico modo per sanare la situazione, per la Juve, sarà di tagliare i costi. E anche questa è una strada difficilmente percorribile.

“Il nuovo CdA dovrà quindi mettere mano ai costi, ma non è facile. Negli ultimi anni, i segnali sono stati erratici. Mentre si dichiarava l’obiettivo di pareggiare i conti, si spendeva con la destra quanto si risparmiava con la sinistra. Il divorzio da CR7 ha abbattuto una struttura di spese paurosa ma 90 milioni sono stati spesi per Vlahovic”.

Spesa solo in parte coperta dalle partenze di Kulusewski e Bentancur.

Oltre a tutto questo, c’è il processo sportivo che incombe.

“Oltre al futuro, i nuovi vertici bianconeri dovranno gestire il processo sportivo che si aprirà dopo la richiesta della procura federale da cui possono arrivare penalizzazioni sportive che avrebbero conseguenze economiche, così come dall’Uefa potrebbero arrivare sanzioni costose. Tutto ciò rende il quadro ancora più incerto e riduce i margini di manovra del nuovo management”. 

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