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De Siervo: «Con Dazn tre problemi diversi in un anno e mezzo. Abbiamo fatto un richiamo molto severo»

In sostanza non è cambiato nulla, ma la Lega fa i richiami severi ed è contenta così: rescissione del contratto? Manco a parlarne

De Siervo: «Con Dazn tre problemi diversi in un anno e mezzo. Abbiamo fatto un richiamo molto severo»
Milano 15/12/2021 - red carpet film 'Diabolik' / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luigi De Siervo

L’incontro è stato – immancabilmente – “proficuo”. La Serie A ha ottenuto da Dazn “lo spostamento di una struttura tecnica in Italia in grado di risolvere questi problemi in tempo reale”. Ma soprattutto la Lega s’è fatta sentire, eccome: “Abbiamo fatto un richiamo molto severo”. Cosa è cambiato dopo l’incontro di ieri tra istituzioni, vertici del calcio italiano e Dazn? In sostanza niente. Ma Luigi De Siervo è soddisfatto. E non poteva essere altrimenti. Lo stesso incontro ci fu – sempre per il disservizio tecnico e la protesta degli abbonati – quando il ministro competente era Giorgetti e non Urso. Stesso copione.

Intervenuto a margine della presentazione del fuorigioco semiautomatico, L’amministratore delegato della Serie A si rivende come grande risultato il rimborso “a tutti gli utenti impattati un rimborso pari a un quarto del canone che paga”. Ristoro – adesso si chiamano così, in tutti i contesti – già previsto (ottenuto peraltro dopo l’ultima crisi da problemi tecnici).

De Siervo ha ovviamente smentito la minaccia di rescissione contrattuale paventata da indiscrezioni di stampa:  “No. Riusciamo sempre a fare dei bandi che garantiscono la Lega. Abbiamo fatto un richiamo molto severo a quali sono gli obblighi contrattuali, evidentemente a tutela della Lega. Come ha detto il presidente Casini, siamo parte danneggiata in questa questione e abbiamo richiamato Dazn a quelli che sono i loro doveri”. Insomma sono contenti.

Si chiama tecnicamente “coazione a ripetere”.

“Bisogna essere onesti – ha detto ancora De Siervo – Il tema è che ci sono stati tre problemi diversi in un anno e mezzo ed è stato impattato un percorso evolutivo. Son tutti problemi risolti e che non si sono mai riproposti progressivamente. In ogni caso l’audience di quest’anno è progressivamente superiore a quello dell’anno precedente e sempre più persone vedono il calcio italiano. Questi flussi così importanti su una rete che non aveva mai avuto una presenza in contemporanea di eventi diversi hanno fatto registrare dei problemi”.

Sul nuovo bando “siamo a un punto buono, siamo in anticipo. Si offre una serie di possibilità con l’obiettivo di raccogliere le realtà esistenti, ma anche quelle che evolutivamente possono essere pronte nei prossimi anni. La durata in Italia potrebbe allungarsi fino a cinque anni e questo elemento consentirebbe anche a operatori nuovi di fare un investimento, perché la resa di un progetto come questo ha evidentemente un percorso temporale sufficiente di ammortizzare l’investimento iniziale e garantirsi ricavi per cinque anni“.

E ha concluso col suo grande cavallo di battaglia: il pezzotto. “Siamo il Paese con il maggior numero di pirati, il peggiore di tutta Europa e da questo punto di vista ci aspettiamo un intervento importante da questo Governo».

«Il rifinanziamento del calcio italiano parte da un cambiamento nelle abitudini. Dobbiamo convincerci che il consumo di contenuti pirata è un danno effettivo e supera i 300 milioni a stagione. Per questo non riusciamo a raggiungere quel delta che aveva in passato, purtroppo siamo tristemente noto per essere il Paese del pezzotto“.

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