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Juventus, il gip: «sulle plusvalenze possibile buona fede»

Cherubini in una intercettazione: «Per fortuna alla luce delle recenti visite ci siamo fermati». Per questo il gip non avrebbe accolto le misure cautelari per l’ex presidente della Juventus.

Juventus, il gip: «sulle plusvalenze possibile buona fede»
Db Parma 24/08/2019 - campionato di calcio serie A / Parma-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli-Fabio Paratici

Sulla bufera Juventus le ultime parole sono del giudice per le indagini preliminari che parla di possibile buona fede sulle plusvalenze.

Il gip del Tribunale di Torino Ludovico Morello che il 12 ottobre aveva respinto le richieste di misure interdittive per il presidente Andrea Agnelli e per altri indagati sull’inchiesta che riguarda i bilancia del club ha parlato di possibile buona fede nella faccenda delle plusvalenze.

A riportare le parole del gip è l’Ansa.

Gli fa eco il profilo Twitter del giornalista Giovanni Capuano.

Il giudice ha scritto che se la Juventus si fosse attenuta agli standard e alla prassi dell’industria del pallone, allora “risulterebbe difficile ipotizzare un discostamento consapevole, e quindi in definitiva doloso, dai corretti criteri di contabilizzazione delle poste“. Precisa il giudice che però è necessario comunque “un accurato approfondimento

La decisione poi di non accogliere le richieste di misure cautelari per Agnelli, secondo Capuano, poggia su una delle tante intercettazioni di Cherubini datata 22 luglio 2021.

 

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