ilNapolista

Osimhen è l’incarnazione della canzone di Jannacci: «l’importante è esagerare»

Ha segnato un gol tra Vialli e Careca, prima ne aveva sbagliato uno più facile. Ha giocato con grande generosità, lui contro tutti. Non può essere normalizzato

Osimhen è l’incarnazione della canzone di Jannacci: «l’importante è esagerare»
Db Roma 23/10/2022 - campionato di calcio serie A / Roma-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: gol Victor Osimhen

Quando Osimhen ha sbagliato quel gol, in posizione Careca, i pensieri non sono stati i più benevoli. Sono quei gol che lui ancora sbaglia e che ancora gli impediscono di essere considerato un attaccante feroce. Pochi minuti e Victor ha segnato un gol più difficile. Alla Careca ma ancora di più alla Vialli. Forse alla Batistuta. Aveva un angolo strettissimo, poteva metterla giusto lì, appena entro il palo, nel lato corto della porta. E lo ha trovato. Perché Osimhen è un po’ l’incarnazione della canzone di Jannacci: “L’importante è esagerare” che peraltro recita: L’importante è esagerare. Sia nel bene che nel male. Senza mai farsi capire”. Sembra scritta per Osimhen.

Che fino al gol aveva comunque giocato una partita intensa e generosa. Spalletti ha basato su di lui il piano partita. Lo ha messo lì davanti a fare a sportellate con l’universo mondo giallorosso. Un ruolo non congeniale al nigeriano che non ama fare da raccordo. Non è Dzeko. Ma ha svolto il compito e lo ha fatto alla Osimhen. Ha portato a casa due ammonizioni, entrambe nello stesso modo: anticipando l’avversario. Non si è mai risparmiato. Mai.

E Spalletti nel post-partita gli ha riservato un elogio mica da ridere: «Abbiamo bisogno di lui anche in fase difensiva. Sui calcia piazzati per la Roma ci ha dato una grande mano sul primo palo». Bisogna riconoscere che Spalletti stasera ha dimostrato che gli allenatori i cambi non li fanno a vanvera, per forza d’inerzia, perché non hanno di meglio da fare. C’è un’idea dietro i cambi. Poi, ovviamente, può andare bene o può andare male. In questo ha ragione Luciano quando dice: «siete bravi a parlare dopo».

Lui ha tenuto in campo Osimhen perché sapeva che in quel modo il Napoli avrebbe potuto segnare. Politano ha servito un pallone d’oro, un assist che se l’avesse fatto Dybala lo avrebbero trasmesso a reti unificate. Osimhen si è avventato e ha segnato un gol che ha il profumo di storia. Osimhen è così. È un irregolare. Non può essere normalizzato, il Napoli ci perderebbe. Ha giocato una grande partita.

 

ilnapolista © riproduzione riservata