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L’ho detto che zero a zero è il risultato perfetto solo per chi non punta allo scudetto?

L’ho detto che zero a zero è il risultato perfetto solo per chi non punta allo scudetto?
Diciamolo subito così ci togliamo il pensiero, venuta a giocare non se la sarebbero nemmeno se di finalissima trattato si fosse, sicuro anche in quel caso catenaccio ad oltranza e chi vivrà se la vedrà alla cinica lotteria dei rigori, figuriamoci giusto un po’ se nonostante i pomeriggi assolati di questo insolito autunno scoperti si fossero dopo record in negativo battuto in cèmpionz, ritardo non annunciato in campionato e i forconi già pronti alle porte di Trigoria.
Chiarito ciò, legittimo sarebbe stato da par nostra osare di più non solo perché memento audere in fin dei conti era e semper rimarrà primo comandamento di classe operaia che paradiso vuol sognare, ma anche perché scacciare dovevansi le streghe della fatal Bologna che tanto avevano fatto spaventare il tifoso più che per i punti persi per la inaspettata involuzione di gioco e grinta che pure in Europa si continuano ad esportare con successo, val bene l’internazionalizzazione, per carità, però prima di bere whisky and soda meglio sarebbe pure vincere in Italì.
Prima che ordunque ennesima stagione promettente si trasformi in sogno infranto come qualsiasi promessa da giunta comunale fine anni ’90 male non farebbe fare ammenda di qualche peccatuccio di ingenuità di troppo, caro mister Sarri, non che in discussione mettere voglia il tifoso il grande lavoro portato avanti sinora, intendiamoci bene, però gettare un orecchio anche al parere di chi segue l’azzurro ben da prima che lei impegnato fosse in terra d’Etruria con la ricetta per trasformare la nobile C di Chiaia in H di Hotel non ci sembra inversione di ruoli o presunzione da distinti inferiori, perché in fondo anche con i rumors della piazza si vince, chiedetevi chi faceva la formazione a Bianchi e a Bigon e traetene le dovute conclusioni.
E allora perché, di fronte a una rometta in pellegrinaggio al volto divino del Trap, non rischiare un assetto più spregiudicato, con Mertensino subito in campo al posto dello sfocato Allan delle ultime quarantottore?
Perché non concedere un’altra occasione al frizzante Allah Chalobah apprezzato contro i taglialegna polacchi?
Perché non rinunciare da subito a un difensore e mezzo allorché Gervigno viene spedito in panca, Baptista ancora aggregato alla primavera per punizione e Abel Balbo nemmeno convocato?
Perché non emulare mister Garlando che gioca da sempre con tre punte oltre alle sponde e al rifinitore e se è in sella da oltre un secolo un motivo forse ci sarà pure?
Perché non spostare Pepe libero dopo l’infortunio del guardialinee e sfruttare prevedibile incertezza del quarto uomo sui fuorigiochi con Kuli centravanti a tentare di spizzarla per Lorenzigno and company?

Questi ed altri sono solo alcuni degli interrogativi che arrovellano la testa del tifoso al risveglio, che si è detto non di critica fine a se stessa trattasi ma solo di umile punto di vista e più che fondata delusione nel vedere la mediocre Inter piazzare di nuovo minifuga e l’insostenibile fiato bianconero di nuovo sul collo a dimostrazione che il campionato più che non lungo, non è nemmeno iniziato. Poi certo c’è la componente sfortuna, e con quella si sa te la puoi ririgiocare pure dieci volte mischiando le squadre, ma se non gira non gira.
E allora ecco uscire dall’anonimato persino il portiere Scejzezny, uno che al solito è più facile maledire che pronunciare anche se in almeno due occasioni più demerito nostro che suo, eh si caro Marek lo sai che ti vogliamo bene però lì devi fare gol, a conferma che la squadra gioca e la manovra è senz’altro corale ma alla fine resta dannatamente Pipita-dipendente, persino Garcia dimostra di averlo capito con la doppia marcatura di Manolas e Rudiger che per poco non lo accompagnano sottobraccio persino sotto la doccia. Difficile con questi presupposti abbattere il muro di gomma dell’omertà giallorossa, chiaro non basterebbe la lavagna di Enrico Varriale o un abbonamento da Cloris Brosca, la rosa a Gennaio va rinforzata con almeno due uomini per reparto perché una squadra sola non può bastare se fino alla fine te la vuoi giocare per qualcosa che vale.
Zero a zero è risultato perfetto solo per chi non punta allo scudetto, l’ho detto? Gli anni passano, illustrissimo, ma da quaggiù, noi tifosi, ancora non la si regge cchiù.

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