
Dal ritiro alla querelle sul modulo: breve guida al disastro del Napoli
di - Tutto è cominciato con la dissennata decisione post Roma-Napoli di Aurelio De Laurentiis. Da allora è crollato tutto. Il ruolo dell'ambiente (compresi i media locali)

di - Tutto è cominciato con la dissennata decisione post Roma-Napoli di Aurelio De Laurentiis. Da allora è crollato tutto. Il ruolo dell'ambiente (compresi i media locali)

di - È legittimo che il personale di bordo sia alla ricerca di porti migliori, barche migliori. Ma avrebbero potuto dirlo per tempo, la società li avrebbe accontentati

di - Dopo un mese di retorica anti-Ancelotti (volontaria o meno, non importa) è giunto alla conclusione che il punto non è il 4-3-3 ma sono ben altri

di - Sconfitta anche con la Fiorentina. La gestione Gattuso è stata fin qui disastrosa. L'esonero di Ancelotti ha portato il Napoli in un vicolo cieco. De Laurentiis guardi in faccia la realtà, prima che sia tardi
Il rifiuto di Messi di partecipare al pressing alto indusse il tecnico a cambiare schema. Ma il club ha sempre avuto il sospetto che Valverde lo utilizzasse come alibi

di - Un ciclo è terminato (già dallo scorso anno). Chi è logoro, chi è stanco, dopo tanti anni straordinari. Il Napoli sarà proporzionato alla sua forza economica. È inutile sbattere i piedi

di - Così è nata la sconfitta dell'establishment: Agnelli, Cairo, Marotta, Scaroni. La borghesia vuol portare il calcio italiano dai palazzi al mercato

di - Carlo aveva un progetto troppo ambizioso per questi calciatori: giocare in più modi, persino nella stessa partita. Il calcio di Gattuso è invece meccanico, prevede spartiti

di - Esiste una mistica che attribuisce ai cambi un potere taumaturgico. La Lazio di Zeman terminava con gli undici iniziali. E sulla costruzione da dietro...

di - Carletto lo definì un fratello, Rino al suo arrivo chiese di non fare paragoni. Eppure non perde occasione per screditare il recente passato. È stato un malinteso o c'è altro?

di - È tornata la noia. Odoriamo di incenso più che di erba. È il Napoli ma sembra The Irishman. Ci siamo di nuovo trasformati in un souvenir

di - Un bell'acquisto, già rimpianto in Germania, eppure descritto seguendo i soliti cliché: si chiama Diego, ama Napoli, il caffè e tutto quel che ci fa arrabbiare quando lo dicono gli altri

di - La Democracia Corinthiana nacque anche - non solo - per l'insofferenza ai ritiri ma diverse erano la visione e il senso di responsabilità

di - È durato dieci anni, è stato un miracolo strutturato, quasi sempre tra i primi tre posti, negli stadi della Champions. Adesso il Napoli ha smesso di sognare, è in agonia

di - Una restaurazione psicologica, ancora prima che tecnica. Dal 2-0 al Liverpool a essere liquidati dall'Inter: in poco più di tre mesi il Napoli si è assuefatta alla sconfitta. E siamo tutti più sereni

di - Il primo posto alla pari con la Juventus (che è almeno tre volte più forte) è un miracolo (ovviamente miracolo del lavoro)

di - Come Zielinski contro Gervinho. Qualcosa non va con i tacchetti? L’anticipo azzardato di Manolas su Lautaro. La traversa su punizione di Insigne. I dieci minuti di Lozano

di - La storia di Sebastiano Esposito, i dati impietosi dello Svimez, il dislivello Nord Sud. Per continuare a competere, il Napoli potrebbe cambiare strategia

di - Il giorno di Ibra rossonero è una botta di vita che conferma il Raiola-pensiero: "Questi sei mesi saranno come l'ultima tournée dei Queen"

di - Haaland è l'ennesimo colpaccio del genio del mercato. Che tutti si affannano a raccontare come l'emigrante rozzo di Verdone, e che invece ha vinto tutto