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A settembre si ricomincia. Per i calciatori sarà una gara di resistenza fisica

Premier e Liga: si ricomincia il 12 settembre. Addio ritiri, sarà un’overdose fino agli Europei e senza preparazione fisica

A settembre si ricomincia. Per i calciatori sarà una gara di resistenza fisica

C’erano una volta i ritiri in altura, con i bagni nel ruscello ghiacciato per raffreddare i muscoli inturgiditi dai carichi di lavoro. C’era una volta la preparazione fisica. Sono storia, ormai. I progetti di ripresa isterica del calcio post-pandemico non ammettono più pause: da metà giugno in poi in Germania, Spagna e Inghilterra si giocherà ad oltranza fino al luglio del 2021.  Con buona pace del “rischio infortuni”, un mantra già assorbito dal rischio implicito nella ripresa: o si fa così, o l’industria fallisce.

La Premier League ha comunicato ai club che la prossima stagione dovrà cominciare nel fine settimana del 12-13 settembre, indipendentemente dalla conclusione di quella sospesa. Al campionato inglese restano da giocare 92 partite. Stessa cosa in Spagna. Tebas l’ha annunciato un po’ ufficiosamente: “Il prossimo campionato inizierà il 12 settembre”. In Italia non si sono ancora espressi, stanno ancora faticosamente cercando di stilare il calendario della ripresa, tra veti incrociati e solite polemiche. Ma in linea con l’impostazione europea, si ripartirà più o meno tutti assieme.

Nel frattempo, l’Uefa ha già riempito agosto con la riesumazione delle coppe europee: appena terminano i campionati nazionali ci sono Champions ed Europa League da portare a compimento. Il 7 e l’8 agosto si giocherà presumibilmente il ritorno degli ottavi mancanti (tra cui Barcellona-Napoli e Juventus-Lione), il 13 ed il 14 i quarti in gara secca ed in campo neutro, e poi una final four per chiudere tutto entro la fine di agosto.

Appena alzati gli ultimi trofei si torna in mini-ritiro: un paio di settimane e via col nuovo campionato che dovrà correre su binari che non accettano ulteriori deviazioni. A giugno 2021 ci sono gli Europei posticipati di un anno causa pandemia. Nei piani, tra l’altro, la prossima dovrebbe essere una stagione “completa”, con tanto di coppe infrasettimanali, pause per le nazionali e la solita trafila di impegni più o meno imprescindibili.

Cosa manca? Non si sa ancora come intenda muoversi l’Uefa con i preliminari di Champions ed Europa League, e va un po’ da sé che i vari tornei intercontinentali che servivano a fare cassa  – più che preparazione – in estate siano ormai stati superati dagli eventi. Ma resta il fatto che senza carichi di lavoro, ai giocatori non resterà che andare in campo tra un paio di settimane per uscirne nell’estate 2021. Si spera ancora sani.

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