
Costantino Vitagliano: «Giravo con quattro guardie del corpo perché le fan mi strappavano i vestiti»
Al CorSera: «Solo coi locali fatturavo qualche milione l’anno. Leo DiCaprio stava sempre nel privé con me, in Sardegna uscivo con Beyoncé»
Al CorSera: «Solo coi locali fatturavo qualche milione l’anno. Leo DiCaprio stava sempre nel privé con me, in Sardegna uscivo con Beyoncé»
Il Corsera: Sophia Loren con Ponti, Mangano e De Laurentiis. Fidel si innamorò di lei. Marilyn le disse: “Sai che mi chiamano la Lollo d'America?”
A La Verità: «Perché denunciare oggi se hai accettato compromessi ieri? A me non chiedono più nulla perché ho 90 anni. La parità ha reso le donne infelici»
Al CorSera: «Ho palleggiato con lui in diretta, un onore. Un professionista. Arrivava il giovedì dall'Argentina per studiare la coreografia, ballava e la domenica ripartiva».
A La Stampa: «Il critico è un cameriere di pranzi allestiti da altri, a cui partecipa invitato per poi ricambiare alla mostra che curerà lui. Come un ufficio stampa».
A La Repubblica: «Cambiavo macchine ogni tre mesi. E donne. Ero invidiatissimo. Ho salvato la commedia italiana. Poi nessuno mi ha fatto più lavorare»
L'attrice racconta a Repubblica: «In Fitzcarraldo ma un giorno salì su un albero e si mise a urlare, dovette intervenire il suo psicologo e lo sostituirono»
L'attrice a Repubblica racconta alcune molestie subite nel corso della sua carriera: «Lo rifiutai e l'indomani fui estromessa dalla fiction»
Walter Veltroni sul Corsera ripropone una chiacchierata col grande compositore scomparso: «Quando mi affidarono Morandi aveva 16 anni, stava sempre zitto, decidevano tutto i produttori»
In un post poi rimosso su Instagram denuncia: «Ho lavorato con un regista che insultava tutti, attrici e comparse»
Intervista a La Stampa: «Alla base di tutto c’è la volontà di vendere sempre più oggetti. Il pericolo è grave soprattutto per le giovani generazioni».
Al Messaggero: «È scontato dover aiutare tutti. Devi sempre dare ed essere a disposizione. E poi ci sono i social, dove tutti possono dire qualsiasi assurdità».
Il CorSera intervista Francesco Girardi che ha fatto calare il gelo in studio: «L'uscita da Masterchef mi è costata qualche seduta dall’analista».
Era commesso di videocassette, consigliava “Arrivederci ragazzi” di Malle e il cliente storpiava il titolo originale in Reservoir Dogs. Che da noi fu “Le Iene”
A La Stampa: «Il 9 gennaio saranno 19 mesi che non bevo. Solo i miei figli conoscono la parte più preziosa di me»
A La Stampa: «Avevo fatto la sbruffona con Tim Burton dicendo che avrei voluto fare io la coreografia. Dopo mi sono sentita molto stupida, mi sarei presa a calci».
Al CorSera: «Ero presente quando uccisero Moro, mi ero fermato in edicola a comprare il Messaggero. Testimoniai alla Commissione stragi del Senato»
A La Repubblica: «Ho una casa grande non per avere il mio spazio o stare lontano dagli altri, ma perché ho sempre gente. Organizzo feste epocali».
Il regista al Corsera: «Natale a New York fu bloccato dall'11 settembre, De Laurentiis non voleva arrendersi e disse: ora chiamo Bin Laden»
A Sette: «Voglio bene a Milano, ma non la amo più come prima. Questi grattacieli che poi secondo me sono mezzi vuoti. Troppe macchine, troppa isteria».