ilNapolista

Sandra Milo: «Il Me Too? La vita si regge sulla regola dello scambio, non prendiamoci in giro»

A La Verità: «Perché denunciare oggi se hai accettato compromessi ieri? A me non chiedono più nulla perché ho 90 anni. La parità ha reso le donne infelici»

Sandra Milo: «Il Me Too? La vita si regge sulla regola dello scambio, non prendiamoci in giro»
Roma 18/10/2019 - Festa del Cinema di Roma / foto Andrea Staccioli/Insidefoto/Image nella foto: Sandra Milo

Sandra Milo intervistata da Giulia Cazzaniga per La Verità, parla anche del Me Too.

Bella e intelligente. Fu questo il segreto del suo successo?

«Ma guardi che al tempo mio non era consentito di essere belle e con un cervello. Si fingeva di esser stupide. Compiacevamo gli uomini. Una donna intelligente crea problemi ai maschi».

Tutto cambiato?

«Sì, ma rendendo molto difficili i rapporti. Oggi lei affronta il maschio con una presunta superiorità, perché ha la necessità di
trattare alla pari. E lui si spaventa. Ho l’impressione che le ragazze di oggi non siano affatto felici».

Sandra Milo contraria alla parità di genere?

«Ma no, osservo semplicemente quel che accade. Le donne sono state improvvisamente private dell’amore che cercano, di cui continuano ad avere bisogno perché è la cosa più bella della vita ed è difficile vivere senza. Gli uomini però desiderano sempre la coccola e la consolazione che ricordano della madre, il compiacimento di cui si sono nutriti da appena nati. Non riescono ad amare se hanno paura della donna».

Un equilibrio si troverà?

«Lo spero. Questa è una generazione smarrita e sfortunata. Che priva le donne di una soddisfazione sentimentale».

A leggere le dichiarazioni delle attrici di queste settimane, le donne sono anche vittime. Che ne pensa del Me too nostrano, lei che quel mondo lo conosce molto bene?

«Non capisco che senso abbia denunciare quando si sono accettati compromessi. Perché farlo dopo anni? A che serve? La vita si regge sulla regola dello scambio, non prendiamoci in giro».

Sta dicendo che non c’è nulla di cui stupirsi? Anche lei ha vissuto situazioni sgradevoli?

«Le donne le vivono in uffici e negozi, non solo ai provini per il cinema. Si può dire: non lo accetto. Ma se ci stai, ci stai. Alle costrizioni io non ci credo. Si tratta di scelte. Non giudico nessuno: se accetti, bene, se non accetti, altrettanto bene. L’importante è decidersi nella vita».

Le risulta che ancora si scambi sesso per una parte?

«A me non chiedono più nulla perché ho 90 anni (ride). Ma non credo onestamente che sia cambiato molto. Magari i registi al
posto che chiederlo alle attrici lo chiedono agli attori, ma certe cose fan talmente parte dell’essere umano che il mio pensiero è
questo. Magari mi sbaglio, eh, possibile. Ma se una cosa che desideri è troppo cara non la compri, giusto?»

ilnapolista © riproduzione riservata