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Nunzia De Girolamo: «Non sono mai stata molestata nel mondo artistico, ma in quello politico sì»

A La Stampa: «Ho reagito, una volta spingendo contro il muro l’uomo che mi aggrediva, altre volte ho fatto finta di non capire».

Nunzia De Girolamo: «Non sono mai stata molestata nel mondo artistico, ma in quello politico sì»

Su La Stampa, un’intervista all’ex deputata Nunzia De Girolamo. Da sabato tornerà a condurre un programma televisivo su Rai1: Ciao Maschio. Le viene chiesto del #MeToo.

«È fondamentale non abbassare la guardia, i dati sono in crescita, parlarne aiuta anche chi teme di denunciare. Combattere il pregiudizio nei confronti del mondo femminile che si afferma professionalmente. Una bella carriera deve significare per forza un’andata a letto con un uomo. Mentalità che porta violenza».

Lei ha mai ricevuto avances sgradite? La De Girolamo risponde:

«Nel mondo artistico mai, in quello politico, sì. Attenzioni da parte di chi proprio non potevo immaginare. Ho reagito, una volta spingendo contro il muro l’uomo che mi aggrediva e dall’alto del mio 1,80 non è stato difficile, altre volte ho fatto finta di non capire, tentando poi di non rivedere quelle persone».

Che cosa le manca dell’essere in politica?

«Gli strumenti legislativi per portare a termine una battaglia sulle questioni di bene comune. Continuo ad amare molto la politica, la frequento da opinionista, prima da Giletti, ora da Formigli».

La politica le ha portato anche tanto dolore vero? La De Girolamo risponde:

«Accusata, da innocente, d’abuso d’ufficio, concussione e altri mille capi. Assolta perché “Il fatto non sussiste”, sia in primo grado, sia in appello. Nove anni ci sono voluti per uscire dall’incubo. L’esperienza più brutta della mia vita. Se sei un delinquente metti in conto il rischio d’impresa, se sei perbene vieni investita da un tir. Mi sono dovuta dissociare da me per andare avanti. Ancora oggi ho problemi di sonno».

Che cosa l’ha delusa del mondo dello spettacolo?

«Il pregiudizio. Il mio mondo dell’appartenenza mi ha creato problemi».

Il suo sogno professionale?

«La conduzione di un programma vicino al sociale, all’attualità».

I televisivi più amati?

«Fiorello e Maria De Filippi, che vedo soprattutto come abile imprenditrice». 

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