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La Penna aveva proposto di fermare la partita, Juan Jesus ha detto di no (Tuttosport)

La Penna, raccolta la denuncia di Juan Jesus, ha proposto l’interruzione in ottemperanza alle nuove norme sul tema razzismo durante le partite

La Penna aveva proposto di fermare la partita, Juan Jesus ha detto di no (Tuttosport)
Napoli's Brazilian defender #05 Juan Jesus celebrates after scoring a goal during the Serie A football match between Inter Milan and Napoli at San Siro stadium in Milan, on March 17, 2024. (Photo by Isabella BONOTTO / AFP)

Il caso di razzismo che ha coinvolto Acerbi e Juan Jesus si arricchisce di ulteriori dettagli. Secondo quanto riporta Tuttosport, l’arbitro La Penna, ascoltata la denuncia di Juan Jesus, ha proposto al giocatore del Napoli di interrompere la partita. Il difensore del Napoli ha però rifiutato la proposta. Secondo il quotidiano, tutto sarebbe partito da alcuni spintoni che ci sarebbero stati con Acerbi in un’azione precedente.

Juan Jesus si è rifiutato di interrompere la partita

La prima reazione di La Penna, a quanto pare, sarebbe stata quella di interrompere la sfida. Lo rivela l’edizione odierna di Tuttosport:

“L’evento scatenante erano stati alcuni spintoni tra i due in area: Acerbi è rivolto al collega invitandolo di smetterla di lamentarsi e di sbracciare e ha condito queste ‘raccomandazioni’ con l’epiteto – legato al colore della pelle – che ha indignato il brasiliano. La Penna aveva proposto di interrompere momentaneamente la gara, ottenendo però risposta negativa da Jesus“.

Acerbi e razzismo: nel referto dell’arbitro c’è tutto, La Penna ha raccolto lo sfogo del difensore del Napoli (Gazzetta)

Acerbi e razzismo, in casi simili non si è mai scesi sotto le dieci giornate di squalifica. Lo ricorda la Gazzetta dello Sport che racconta:

L’arbitro La Penna ha raccolto per bene lo sfogo del brasiliano, tanto che nel referto arbitrale è ben presente anche la parola razzista denunciata in campo. Restano comunque i dubbi su cosa gli abbia realmente detto Acerbi, soprattutto dopo il botta e risposta di ieri. Per questo motivo è praticamente certo che il Giudice Sportivo nel dispositivo atteso per oggi non definirà la sanzione per il giocatore dell’Inter, ma chiederà un supplemento di indagine alla Procura federale. Se attraverso l’acquisizione di testimonianze e prove video fosse confermata la matrice razzista dell’insulto, ad Acerbi verrebbe contestata la violazione dell’articolo 28 del Codice di Giustizia Sportiva sui “Comportamenti discriminatori”.

«Costituisce comportamento discriminatorio ogni condotta che, direttamente o indirettamente, comporta offesa, denigrazione o insulto per motivi di razza, colore, religione, lingua, sesso, nazionalità, origine anche etnica, condizione personale o sociale ovvero configura propaganda ideologica vietata dalla legge o comunque inneggiante a comportamenti discriminatori».

«Il calciatore che commette questo tipo di violazione è punito con la squalifica per almeno 10 giornate di gara o, o nei casi più gravi, con una squalifica a tempo determinato». Quell’«almeno» non può che far fa preoccupare i tifosi dell’Inter, perché è vero che come in ogni caso andranno considerate le attenuanti, ma è vero pure che nei recenti casi simili non si è mai scesi sotto le dieci.

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