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Fognini: «Dal punto di vista tecnico Musetti mi somiglia ma di Fognini ce n’è uno solo»

Al Giornale: «Il match che non dimentico? La prima volta che ho giocato contro Roger Federer sul Centrale di Wimbledon»

Fognini: «Dal punto di vista tecnico Musetti mi somiglia ma di Fognini ce n’è uno solo»
Roma 16/05/2019 - Internazionali BNL d'Italia / foto Andrea Staccioli/Insidefoto/Image Sport nella foto: Fabio Fognini

Fabio Fognini ritorna agli Internazionali di Roma. Una gioia per lui che oggi affronterà l’inglese Evans. Un veterano del torneo romano orfano degli enfant prodige del tennis. Al Giornale racconta di sé e di chi potrebbe essere il giovane talento che più gli somiglia.

Fognini: «Ho avuto i miei acciacchi, purtroppo non sono riuscito a giocare con continuità»

«Ancora una volta» è la frase che ha scritto sui social esprimendo la sua felicità per essere nuovamente a Roma.
«È la verità, Roma è speciale sotto tutti i punti di vista. Sono qui, cercherò di godermela appieno».

Come si sente fisicamente?
«Questa è una bella domanda: ho avuto i miei acciacchi, purtroppo non sono riuscito a giocare con continuità la stagione sulla terra rossa ma da qui al Roland Garros voglio pensare positivo».

Obbiettivi?
«Star bene fisicamente, è la cosa principale. E poi, in tema ranking, voglio essere presente nei tornei del Grande Slam per giocare con continuità».

I momenti più della carriera?
«Senz’altro Roma contro Andy Murray, quando disputavo la Coppa Davis a Napoli sempre contro Murray e sicuramente la vittoria di Monte Carlo. Il match che non dimentico? La prima volta che ho giocato contro Roger Federer sul Centrale di Wimbledon».

Tra i giovani emergenti c’è qualcuno in cui si rivede?
«Di Fognini ce n’è uno solo, senza ombra di dubbio. A livello di tecnica e gioco secondo me Lorenzo Musetti è quello che ha più alternative che a volte gli giocano però contro e lo portano nel disordine, dal punto di vista tecnico è lui il più simile».

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