ilNapolista

Inter interrogata in commissione antimafia per i rapporti con la Curva Nord (Fatto Quotidiano)

Dubbi sui rapporti con la curva ma anche sulla società che ha la concessione comunale del Meazza su cui aleggiano rapporti con la criminalità organizzata

Inter interrogata in commissione antimafia per i rapporti con la Curva Nord (Fatto Quotidiano)
Db 25/09/2018 - campionato di calcio serie A / Inter-Fiorentina / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: tifosi Inter curva Nord ultras

Si tratta di un fatto storico per un club di Serie A. La dirigenza dell’Inter è stata interrogata da una commissione antimafia. Il tema dell’audizione in commissione riguarda il rapporto tra il club e la Curva Nord soprattutto dopo l’uccisione dell’ex capo Vittorio Boiocchi nell’ottobre del 2022. Lo scrive il Fatto Quotidiano.

Inter, sul tavolo dell’antimafia dubbi sui rapporti tra curva e società

Non era mai successo che la dirigenza di una squadra di Serie A venisse interrogata da una commissione antimafia. È accaduto a Milano venerdì scorso. Quando davanti alla Commissione consiliare antimafia del Comune si sono sedute due figure di vertice della società di calcio Fc Internazionale. Il presidente dell’organismo di vigilanza, l’avvocato Adriano Raffaelli, e il Senior security manager, Gianluca Cameruccio, per ore hanno risposto alle domande su una tematica che è oggi uno dei fari della Procura di Milano: la curva Nord nerazzurra il cui ex capo Vittorio Boiocchi è stato ucciso il 29 ottobre 2022“.

Secondo quanto scrive il quotidiano:
Sul tavolo dell’antimafia, venerdì, si sono poi sollevati dubbi sui rapporti tra curva e società ma anche su ciò che ogni domenica ruota attorno alle partite: parcheggi, paninari e una onlus. Si sono fatte domande anche su Mi-Stadio, la società a metà tra Milan e Inter che ha la concessione comunale su tutta l’area attorno al Meazza. È noto, come ha scritto il Fatto, che in passato in una società
di parcheggi scelta da Mi-Stadio abbia lavorato un soggetto collegato a Boiocchi, ai narcos e al boss Giuseppe Calabrò ritenuto uno dei registi degli affari mafiosi a Milano“.

I pm: «Boiocchi gestiva la vendita dei biglietti Champions dell’Inter ai bagarini»

Il Fatto Quotidiano scrive di Vittorio Boiocchi, capo ultrà dell’Inter ucciso con cinque colpi di pistola fuori casa il 29 ottobre scorso. Gestiva i biglietti della Champions interista, il merchandising ultras e le casse dalla Nord, attraverso una onlus che si occupa del reinserimento di detenuti.

“La gestione dei biglietti della Champions, gli affari del merchandising ultras assieme al narcos Nazzareno Calajò e il controllo delle casse della curva Nord dell’Inter attraverso l’aiuto di una amministratrice di un gruppo di onlus che si occupa del reinserimento dei detenuti”.

Il 2 dicembre 2019, una settimana prima di Inter-Barcellona, Boiocchi spiega a Nazzareno:

«Ci siamo fermati a 112, ci ha messo un po’ad accreditare i soldi e a quel punto i biglietti sono finiti (…). Io ho già chiamato chi di dovere (…). Sto parlando del Barcellona (…). Li sto dando al prezzo concordato con te».

Per gli investigatori:

«Boiocchi si starebbe organizzando per effettuare delle vendite di biglietti delle partite dell’Inter riforniti da un contatto sicuro a San Siro per poi venderli a persone che effettuano bagarinaggio allo stadio».

C’è poi l’affare merchandising in curva.

ilnapolista © riproduzione riservata