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Pier Paolo Marino: «Tudor non risolverebbe i problemi del Napoli nell’immediato»

A Kiss Kiss Napoli: «scegliere Garcia come post-Spalletti è stata una scelta super coraggiosa, non era la figura ideale»

Pier Paolo Marino: «Tudor non risolverebbe i problemi del Napoli nell’immediato»
Mg Verona 03/10/2022 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Udinese / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Pierpaolo Marino

Pochi minuti fa l’ex direttore generale del Napoli Pier Paolo Marino è intervenuto nella trasmissione condotta da Walter De Maggio a Radio Kiss Kiss Napoli per commentare le ultime vicende legate al Napoli. Lui che in azzurro ha vissuto sia l’epoca maradoniana che la nascita del nuovo Napoli, accompagnando la presidenza De Laurentiis fino alle porte dell’Europa.

Sulla presenza di De Laurentiis a Castel Volturno

«E’ strana la presenza del presidente a Castel Volturno. Questi tipi di interventi di solito appartengono ai direttori sportivi che fanno un po’ da filtro con la società. Se però l’intervento di De Laurentiis non sarà continuo ed invasivo potrà essere sicuramente un contributo a ritrovare la compattezza e le motivazioni»

Poi Marino ha speso parole non proprio al miele per Rudi Garcia

«E’ chiaro che la figura di Garcia non fosse l’ideale per connotati tecnici e momento di carriera. Si potevano trovare altre alternative in maniera più ponderata senza commettere un azzardo del genere. Sceglierlo come allenatore del Napoli post-Spalletti è stata una scelta super coraggiosa. Ora trovare rimedio non è facile perché le alternative sono poche ed avrebbero bisogno di tempo per inserirsi. Tudor, che ho avuto ad Udine, sarebbe una figura da grande impatto ma non risolverebbe i problemi nell’immediato. Preso in estate poteva essere una soluzione anche migliore dell’attuale allenatore»

Sul possibile cambio di modulo in vista di Verona – Napoli

«La presenza di De Laurentiis significa dialogo. Quando un presidente è presente agli allenamenti, nei tempi morti, si finisce a parlare di tutto. Non mi sorprenderebbe se fosse intervenuto anche su questo aspetto. La sosta per le nazionale potrebbe aver aiutato la transizione tattica. Fossi nel Napoli però non mi allarmerei, al netto degli infortunati ci sono sostituzioni competitive per gare come quelle col Verona. Al Bentegodi sarà una gara difficile non dal punto di vista tecnico quanto dal punto di vista mentale, delle motivazioni».

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