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Insigne si è proposto alla Lazio (Il Messaggero)

Il suo ingaggio dipende, però, dal futuro di Pedro. Il ritorno a Napoli è da escludere.

Insigne si è proposto alla Lazio (Il Messaggero)
TORONTO, ON - JULY 23: Lorenzo Insigne #24 of Toronto FC juggles the ball while making his MLS debut against Charlotte FC at BMO Field on July 23, 2022 in Toronto, Ontario, Canada. Vaughn Ridley/Getty Images/AFP (Photo by Vaughn Ridley / GETTY IMAGES NORTH AMERICA / Getty Images via AFP)

Secondo quanto riportato da Il Messaggero l’ex capitano del Napoli Lorenzo Insigne è già stanco della Mls e del suo Toronto (ultimo in classifica) e si è proposto alla Lazio, dove ritroverebbe il suo ex allenatore Maurizio Sarri. Il suo ingaggio, però, sarebbe legato al futuro di Pedro:

Terribili vecchietti a incastro, il destino è nelle mani dell’eterno Pedrito. Lorenzo Insigne vuole lasciare Toronto, si è proposto al maestro Sarri, ma la Lazio prenderebbe in considerazione la candidatura del 32enne partenopeo solo in caso di un addio dello spagnolo, che al momento non sembra affatto vicino. «Voglio restare qui, non andare via a gennaio», le ultime parole di Glasgow. Difficilmente Pedro andrà via prima di giugno. Bisogna fare anche i conti con Lotito, che a luglio ha deciso di prolungare il contratto di un anno del 36enne”.

La Gazzetta dello Sport aveva già parlato nei giorni scorsi di un possibile ritorno di Insigne in Serie A, ma non a Napoli:

Quando scelse la Mls – e aveva da poco superato i trent’anni – Insigne scelse l’approdo più comodo. Evitò di mettersi in discussione, cercando lontano da Napoli la certificazione di una diversità che l’aveva sempre contraddistinto, fin dagli inizi, quando i tiri a giro funzionavano e tutto lasciava pensare che con lui il Napoli potesse davvero fare il salto di qualità. C’è ancora tempo per tutto, tanto che adesso si ipotizza persino un suo ritorno: ovviamente non a Napoli, hanno cambiato le chiavi di casa e la serratura, ma chissà, in qualche altrove dove poter ritrovare il giro del vento per il suo Tir aggir. La verità è che del Napoli Insigne è stato a lungo l’hard disk, la memoria storica che però è diventata inutile quando si è cominciato – con Spalletti – a resettare tutto. La tempistica non l’ha aiutato: se n’è andato quando il Napoli stava cominciando a seminare il terreno dove sarebbe poi spuntato lo scudetto. Forse era necessario, forse è stato solo il destino, forse era una storia scritta da altri, non da lui. Perché Insigne e il Napoli da tempo non hanno più nulla da dirsi. 

 

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