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Ausilio: «Ho un account Instagram fake per controllare le mogli dei giocatori: si capiscono tante cose»

Il ds dell’Inter: «Qualcuna di loro mi ha creato dei problemi. Brozovic è il passato. Il futuro è Frattesi: ha fame, ambizione, voglia di emergere».

Ausilio: «Ho un account Instagram fake per controllare le mogli dei giocatori: si capiscono tante cose»

Il direttore sportivo dell’Inter, Piero Ausilio, ha rilasciato alcune dichiarazioni alla stampa a margine di un evento alla Triennale di Milano. Ausilio ha toccato diversi argomenti, a partire dal rinnovo di Handanovic.

«Il contratto di Handanovic è scaduto ma stiamo facendo delle valutazioni alla luce di quello che faremo nei prossimi giorni».

Ausilio ha commentato la risposta ironica di Brozovic al saluto social dell’Inter:

«La risposta social di Brozovic? Le uscite social mi interessano poco, mi interessa quello che ha fatto Brozo. E sono stati quasi tutti anni importanti perché poi non è che abbia fatto tutto benissimo. Sono stati importanti soprattutto gli ultimi anni. Ma ora Brozovic è il passato, il presente ed il futuro sono Frattesi e tutti gli altri».

Su Lukaku:

«Lukaku è del Chelsea, il dialogo con il Chelsea non è mai cessato. Il giocatore non lo danno in prestito, ora stiamo valutando se esistono le possibilità di prenderlo a titolo definitivo. Lui sa bene che vorremmo riportarlo qui, vediamo se troviamo la soluzione col Chelsea».

Ausilio ha parlato anche di Onana:

«In questo momento, Onana è il portiere dell’Inter, un punto di forza. Se arriveranno offerte le ascolteremo. Ad oggi non sono arrivate o almeno non soddisfano le nostre aspettative. Il discorso Onana finisce qua, il 13 c’è il raduno e lui si presenterà. Se da qui ai prossimi 15-20 giorni ci saranno dei movimenti legati a entrate ed uscite, non per forza legate ai più forti, valuteremo tutto».

Ausilio sulle necessità dell’Inter.

«Quando inizierà la stagione avremo 6 centrocampisti. E abbiamo bisogno di giocatori importanti, serve competizione e quindi la nostra idea è di avere un doppio ruolo».

L’Inter deve rientrare finanziariamente all’interno di questo mercato?

«Bisogna lavorare nel rispetto di alcuni numeri, parametri che ci vengono dati internamente e dalla UEFA. L’Inter deve lavorare nel rispetto di questo. Bisogna spendere per quanto si ricava. Si possono trovare tante idee e tante soluzioni sul mercato, ogni anno si pensava che l’Inter dovesse avere problemi, poi tutti gli anni siamo sempre lì, competitivi. Chi meno spende più vince? Non ho detto questo, ma non è solo attraverso la spesa che si stabilisce la qualità della squadra».

Ancora sul mercato:

«Dobbiamo avere equilibrio, almeno un sacrificio all’anno va fatto. Abbiamo dato via Brozovic dopo tanti anni, ci sta che si cambi qualche faccia dopo tanto. Abbiamo subito investito su Frattesi, abbiamo pensato di sviluppare di più un ragazzo giovane e si va avanti».

Ausilio ha confessato anche di avere un account social fake per seguire le vicende dei giocatori.

«Ora confesso una cosa. Non ho un account Instagram ufficiale, ne ho creato uno per controllare le mogli perché qualcuna mi ha creato dei problemi. Dalle mogli e dalle fidanzate si capiscono tante cose, anche della personalità del calciatore. Poi seguo anche calciatori, anche di altre squadre».

Ausilio su Frattesi:

«E’ stata dura perché come in tutte le trattative ci sono difficoltà, soprattutto quando si parla col Sassuolo. Erano in tante su di lui, è un giocatore forte, che è cresciuto tanto in questi anni e che aveva attirato l’attenzione di tante squadre italiane. Noi ci abbiamo lavorato, siamo stati più convincenti e il ragazzo ci ha dato una mano perché vedeva nel progetto Inter il progetto migliore. Frattesi ha fame, ambizione, voglia di emergere. Non ha mai perso queste caratteristiche. E’ giovane, può migliorare ancora. Sassuolo non è l’Inter, un conto è giocare per fare bella figura, un altro è giocare per i titoli».

Ausilio ha risposto anche ad una domanda su Kvaratskhelia: è vero che era sulla sua scrivania da anni?

«Sì, ma non solo sulla mia. Non è arrivato dal nulla o dalla Luna. Si fecero degli appuntamenti, io stesso ho incontrato l’agente, so che anche la Juve e la Roma ci lavoravano. Però se giochi col 3-5-2 come noi sia con Conte che con Inzaghi fai più fatica. Il Napoli è stato bravo, poi anche il sistema di gioco li ha aiutati, però era un giocatore seguito da tanti. Era un giocatore ritenuto meritevole di un investimento, ma che da me e in generale non è stato ritenuto funzionale al sistema di gioco».

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