ilNapolista

Inzaghi: «Nei momenti difficili siamo cresciuti di più. Insieme proveremo a fare un’impresa»

In conferenza stampa: «Penso che siano molto importanti le gambe, la testa e il cuore. Dispiaciuto per Roma e Fiorentina, adesso ci siamo noi»

Inzaghi: «Nei momenti difficili siamo cresciuti di più. Insieme proveremo a fare un’impresa»
Db Milano 30/04/2023 - campionato di calcio serie A / Inter-Lazio / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Simone Inzaghi

Mancano poco più di 24 ore alla finale di Champions League. Domani sera all’Atatürk Olympic Stadium di Istanbul, alle 21 Inter e Manchester City si giocano il titolo europeo più importante. Simone Inzaghi, già soprannominato “Re di Coppe” per i trofei nazionali (nessun trofeo europeo da allenatore), è intervenuto nella consueta conferenza stampa prima della partita.

Le parole del tecnico piacentino riportate da Tmw:

«Noi sappiamo domani il tipo di partita che dovremo fare. Il City è la squadra più forte al mondo, l’ha dimostrato nelle gare che ha giocato. Noi siamo orgogliosi di essere arrivati fin qua, faremo di tutto per fare una partita di una concentrazione incredibile. Dovremo limitare gli errori e fare il massimo».

L’Inter sembra la vittima sacrificale destinata a soccombere sotto i colpi di uomini di Guardiola. Quanto questo sentimento può incidere sull’Inter:

«Assolutamente, io lo dicevo anche ai vostri colleghi dopo Torino. Domani sarà la 57esima partita per noi, è un percorso lunghissimo permesso dalle prime 56: abbiamo avuto dei momenti difficili, è in quelli che siamo cresciuti di più. Siamo passati da sconfitte meritate e immeritate, abbiamo messo in campo un impegno folle e grazie a quello siamo arrivati a Istanbul. Nell’ultimo periodo abbiamo avuto poco tempo per pensare a quanto fatto, avevamo una qualificazione Champions da conquistare, una finale di Coppa Italia a cui tenevamo tantissimo. Soltanto ora stiamo capendo quello che abbiamo fatto, domani lotteremo centimetro contro centimetro».

Inzaghi sull’importanza del centrocampo:

«Sarà molto molto importante. Però penso che siano molto importanti le gambe, la testa e il cuore. Le gambe serviranno a correre, la testa per essere lucidi, il cuore per trovare energie che in alcuni momenti non pensi di avere».

Domani l’Inter potrebbe entrare ancora una volta nei libri di storia:

«Sì, sappiamo che abbiamo una grande opportunità. Sappiamo che sarà difficilissimo ma ci proveremo. Insieme è la parola che ci ha portato qui e insieme proveremo a fare un’impresa».

Sulla tensione che aumenta:

«Ho la squadra, siamo abbastanza tranquilli. Più si avvicina l’appuntamento, più la tensione sale. Non dimentico le trasferte di Plzen, Barcellona, Porto, Lisbona: il merito è dei giocatori, lo sforzo in più lo dobbiamo a tifosi e società».

La parola che tutti in casa Inter ripetono è “tranquillità”:

«Ho la fortuna di allenare un gruppo di uomini veri, che non cambierei con nessuno. La rosa che ho a disposizione mi dà grandissime gioie, le abbiamo regalate ai nostri tifosi e alla nostra società. I ragazzi sono sereni, si stanno allenando nel migliore dei modi. Abbiamo qualche dubbio su Mkhitaryan e Correa, sembrano vicini a recuperare appieno. Domani avremo l’ultimo allenamento e vedremo».

Zhang ha definito Inzaghi come un “dono”:

«Mi fanno piacere le sue parole, pubblicamente le ha dette ieri, ma nel percorso, anche nei momenti meno felici, le sue parole di conforto e le sue telefonate mi hanno sempre dato grandissima forza, che trasferivo allo staff».

Mkhitaryan come sta? E Dzeko o Lukaku?

«Oggi c’è l’ultimo allenamento, ieri Miki ha fatto l’ultimo allenamento completo: ci sono buone sensazioni e poi dovrò decidere se usarlo dall’inizio o a gara in corso».

Il pericolo numero uno è Haaland:

«Sappiamo la forza del City e quella di Haaland. Sarà un osservato speciale, come tutti i loro giocatori. Abbiamo predisposto un qualcosa, sarà tutta l’Inter a dover essere brava a dover limitare il City».

La difesa del City è atipica con la posizione di Stone più avanti rispetto alla linea di difesa. Forse quella è un’opportunità:

«È una difesa solida, che in Champions ha difeso pochissimo, così come in Fa Cup. Loro stanno costruendo in un modo e difendendo in un altro. Cercheremo di fare la partita che va fatta in finale».

Sull’ipotesi rigori Inzaghi ha risposto:

«Li abbiamo provati sempre durante l’anno, li proveremo anche oggi, sicuramente c’è massima attenzione».

Le altre italiane nelle finali europeo hanno perso, l’Inter può fare diversamente:

«È naturale, sarebbe importante per tutto il calcio italiano, per tutto il nostro movimento. Sono dispiaciuto per la Roma e la Fiorentina, che hanno fatto due ottime partite. Adesso ci siamo noi, a prescindere da come finirà la nostra partita penso che quest’anno sia stato centrato un grandissimo traguardo: era tantissimo che nessuna italiana arrivava in una finale europea. Ne abbiamo portate tre ed è stato un bellissimo traguardo per il calcio italiano».

Ad Inzaghi viene chiesto chi gioca tra Brozovic e Mkhitaryan:

«Per quanto riguarda le scelte, solo negli ultimi due mesi purtroppo ho potuto fare scelte. Nei primi cinque no e penso che i risultati si siano visti. Domani valuteremo anche oggi la condizione di Mkhitaryan che non può essere al cento per cento: vediamo oggi e decideremo domani».

La domanda sui suoi successi nelle coppe:

«Ho la fortuna di allenare giocatori che sanno giocare questo tipo di partite. Non abbiamo giocatori che hanno finali di Champions e neanche un allenatore. Però tutti noi abbiamo fatto tante partite importanti: abbiamo campioni d’Europa e campioni del mondo. Abbiamo un mix di giocatori esperti e giovani, bisogna essere bravi a gestire i particolari, sono quelli che fanno la differenza e dovremo essere bravi domani a gestirli»

ilnapolista © riproduzione riservata