In conferenza stampa: «Per noi non è l’obiettivo principale arrivare secondi. Vitor Roque? Ne parleremo a fine stagione»

La conferenza stampa di Xavi Hernández, allenatore del Barcellona, prima della partita contro il Girona, la squadra rivelazione della stagione. Se il Barça perde, il Real è matematicamente campione della Liga. Le parole di Xavi riportate da Mundo Deportivo.
Xavi: «Vitor Roque? Ne parleremo a fine stagione»
La partita contro il Girona, terzo in classifica:
«Partita vitale. Hanno una fiducia altissima. Dobbiamo fare i complimenti a loro, la loro stagione è magnifica, ad un livello straordinario. Un Girona da Champions. Sarà una partita intensa, si muovo molto bene, nell’uno contro uno sono fantastici. Una stagione eccezionale».
C’è rivalità con Michel?
«Non c’è rivalità con Michel ma vogliamo comunque la rivincita dell’andata (vittoria per 2-4 in casa del Barcellona). Loro erano molto forti, non ci siamo adattati bene, non abbiamo difeso bene. Giocano da squadra, hanno fiducia. Non è una sfida personale ma di squadra»
Cosa non è andato bene nel primo confronto?
«Non abbiamo difeso bene nella loro metà campo nella partita del Montjuïc, sono situazioni che abbiamo analizzato, loro hanno la capacità di farti male, dominano tante sfaccettature del gioco. È una grande squadra».
Xavi su Eric Garcia, passato dal Barça al Girona in prestito:
«Aveva un posto al Barça. Non volevo che se ne andasse, era una questione di fair play finanziario. Vogliamo che ritorni con noi la prossima stagione».
Il futuro di Vitor Roque:
«Quello che può succedere con Vitor Roque… è che si riprenda e sia disponibile. Mancano cinque partite e lui è un giocatore del Barça. Ne parleremo a fine stagione».
Il Girona è già in Champions League?
«Vogliono vincere, vogliono arrivare secondi, la posta in gioco è molto di più. La sua mentalità non cambierà».
Ancora sull’andata:
«Abbiamo frainteso la partita, rincorrevamo individualmente i giocatori del Girona, cercavamo punti deboli individuali. Abbiamo allenato questo aspetto e speriamo di aggiustare la squadra da un punto di vista tattico».
Giocare nel Girona è più facile?
«Non è la stessa cosa giocare nel Girona o nel Barça. Hai più tranquillità. Non so se si adatterebbero qui, hanno giocatori di qualità che hanno giocano un ottimo calcio».
Il secondo posto si decide domani?
«Non è una finale ma è molto importante vincere».
Polemiche con gli arbitri:
«Rispetto tutte le opinioni. Tutti hanno il coraggio di esprimere la propria opinione, di giudicarci. Spero che gli arbitri passino inosservati e facciano bene».
Oriol Romeu sotto pressione?
«Ha iniziato molto bene, poi ha giocato meno a causa di qualche inconveniente. Per questo hanno giocato altri. Si tratta di prestazioni. È la forte concorrenza del Barça. Ha partecipato molto meno di quanto pensassi».
Lewandowski vincerà il trofeo marcatori “Pichichi”:
«Non è l’obiettivo principale, siamo secondi. Il Pichichi per noi non è l’obiettivo principale, vogliamo essere secondi. Se oltre a questo vinciamo anche dei trofei individuali, ben venga».
Il Barça è diventato molto competitivo:
«Sono tre mesi che gareggiamo molto bene. Siamo migliorati in molti aspetti. La strada giusta è giocare come abbiamo fatto ultimamente, non ce n’è un’altra. Possiamo competere con qualsiasi squadra. Le circostanze avverse hanno fatto sì che non siamo stati in grado di competere bene nel momento chiave. Penso che stiamo giocando un bel calcio, siamo migliorati in difesa e sotto tutti gli aspetti».
Le polemiche su Araujo non si sono placate:
«Il calcio è un gioco di errori, si tratta di minimizzarli. Sono situazioni specifiche, non si tratta solo Ronald, non credo sia dovuto alla questione del rinnovo del contratto».
Fermín una scoperta per il Barça?
«Fermín è una grande scoperta per il Barça, lo abbiamo visto subito in allenamento e abbiamo fiducia in lui. Ci è piaciuto, è una svolta importante. È dinamico, ha corsa, è un giocatore da Barça. È un onore averlo in squadra».
Xavi sulla condizione di Pedri:
«È completamente guarito. Non abbiamo quasi mai avuto quattro o cinque centrocampisti a disposizione. È pronto per giocare»