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Guardiola: «Non dobbiamo dimenticare che alla fine è una semplice partita di calcio»

A Sky: «Siamo stanchi e dovevamo arrivare tranquilli. Se vinceremo saremo la squadra più forte d’Europa, altrimenti i secondi, che non è male»

Guardiola: «Non dobbiamo dimenticare che alla fine è una semplice partita di calcio»
Manchester City's Spanish manager Pep Guardiola gestures on the touchline during the UEFA Champions League quarter final, first leg football match between Manchester City and Bayern Munich at the Etihad Stadium in Manchester, north-west England, on April 11, 2023. (Photo by Oli SCARFF / AFP)

Guardiola predica serenità da una settimana. Continua a ridimensionare l’importanza di una finale di Champions League. Lo ha fatto ai microfoni di Sky Sport dopo la conferenza stampa prepartita.

Chissà se quella di Pep è strategia oppure si tratti di reale serenità che il tecnico sta provando a trasmettere ai suoi. Secondo Di Canio, inviato per Sky a Instabul, il catalano è veramente sereno. Alla fine in gioco c’è solo la coppa che insegue da quando ha lasciato il Barcellona.

«Mi hanno chiesto tanto per questa partita. Siamo qui ma sono sempre le solite domande prima di una partita così importante, niente di nuovo».

Guardiola assicura di avere le farfalle nello stomaco…

«Le farfalle nello stomaco ci sono, domani ancora di più, ma non devo dimenticare che alla fine è una partita di calcio, dobbiamo fare quello che sappiamo, analizzare l’Inter e ricordare di essere tranquilli, perché è una semplice partita di calcio».

E allora a Sky provano ad incalzarlo. Hanno vinto campionato ed Fa Cup, hanno festeggiato. La domanda fra le righe era più o meno questa “Come può essere una partita come le altre?”
«Abbiamo dato tanti giorni liberi, ci siamo visti 11 mesi e siamo stanchi di vederci. Abbiamo poi conosciuto l’Inter, le sue potenzialità, ma siamo stanchi e dovevamo arrivare con tranquillità. Dobbiamo parlare poco e domani fare tanto».

Missione compiuta. Guardiola ha portato gli esperti di Sky dove voleva lui, però qualcosa gli sfugge:

«Quello che penso è che l’unica cosa che conta sia quello che fai in campo domani, la storia non conta e neanche quello che hai fatto fino a questo momento. Dobbiamo conoscere l’Inter il meglio possibile e immaginare quello che faranno. Fanno un grande possesso palla, con inserimento dei centrocampisti, specialmente Barella. Non penso ad altro se non a questo. Se vinceremo saremo la squadra più forte d’Europa, altrimenti i secondi, che non è comunque male. Loro con lo 0-0 penseranno di stare vincendo, noi che stiamo perdendo. Se prenderemo gol non dobbiamo pensare che dovremo fare tre gol, ne basta uno».

Infine su Haaland:

«Ha una grandissima opportunità ma penso che ci sarà tante volte. Gli ho detto che avrà poco spazio, con tre centrali e Brozovic con Calhanoglu. Lui sa che ci vorrà pazienza, gli faremo arrivare le palle per poter segnare».

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