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Spalletti ha avuto il coraggio di salutare i senatori del Napoli e di ricominciare daccapo (CorSera)

La sua è l’impresa perfetta, non riuscita a Ancelotti, Benitez e Sarri. Ha accolto giovani sconosciuti e creato un gruppo solido, motivato e a lui devoto 

Spalletti ha avuto il coraggio di salutare i senatori del Napoli e di ricominciare daccapo (CorSera)
Firenze 03/10/2021 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Napoli / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Lorenzo Insigne-Luciano Spalletti

Per lo Spalletti che viaggia in autostop “il Napoli è una stazione deluxe“. Qui, con la squadra di De Laurentiis, Spalletti “scrive la pagina più importante della sua carriera da allenatore“. Monica Scozzafava scrive del tecnico del Napoli sul Corriere della Sera.

Spalletti ha vinto due titoli nazionali in Russia, ma lo scudetto di Serie A è un’altra cosa, rappresenta un traguardo storico.

“Trentatrè anni dopo Maradona c’è Lucio da Certaldo, 64 anni, arrivato a Napoli dopo due anni vissuti lontano dal calcio. La fama di uomo spigoloso nel tempo si è rivelata una forza. Ha imposto il suo stile senza ipocrisie o infingimenti. Luciano al Napoli ha dato tutto se stesso, scegliendo a un certo punto di vivere, in simbiosi con la squadra e l’ambiente, nel centro sportivo di Castel Volturno. Due anni senza sosta, giorno e notte a studiare il percorso, a trovare la direzione”.

Domenica Spalletti non ha festeggiato con la squadra, dopo la vittoria sulla Juventus: era andato direttamente da Torino a Milano, per raggiungere la famiglia. Ma adesso si prepara al gran finale.

“Lucio è il regista dell’impresa perfetta, non riuscita ad allenatori di rango come Ancelotti, Benitez e Sarri che lo
hanno preceduto. È suo il coraggio di ricominciare daccapo. Spalletti ha preso la responsabilità l’estate scorsa della rivoluzione dell’organico: ha salutato i bravi senatori — da Insigne a Mertens e Koulibaly — e accolto come mamma chioccia giovani dal talento riconosciuto ma acerbo. Ha valorizzato ogni risorsa a disposizione senza farsi accecare dalla luce delle stelle che potenzialmente potevano brillare da sole. Tutti uguali per Lucio, uniti sotto la sua bandiera: così ha creato un gruppo solido, motivato e a lui devoto (nelle dichiarazioni dei giocatori viene definito da maestro a genio). Ha vinto su tutti i fronti, il gol scudetto glielo ha regalato Jack Raspadori — lo ha voluto fortemente — ed è anche vicino a rivedere il «suo» Totti. Il capitano gli ha dato appuntamento a dopo lo scudetto. Le bollicine del cuore (finalmente) libere di far festa”.

 

 

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