In conferenza: «Il nostro obiettivo è la finale. Prima però bisogna battere il Dortmund»

Luis Enrique presenta in conferenza stampa la partita di ritorno della semifinale tra Psg e Dortumund. All’andata in Germania vinsero i tedeschi per 1-0, tocca ai parigini ribaltare la partita se vogliono strappare un pass per la finale.
Lo stato d’animo della squadra
«Credo che sia uno stato d’animo perfetto per affrontare una sfida nella vita. Sii pronto a tutto, anche se va storto. Nel calcio si parte sempre dall’ingiustizia. Se la palla esce, continua. Non lamentarti. Continua a giocare».
Il ruolo del pubblico di casa
«Avrà un ruolo assolutamente vitale. Sono sempre stati con noi, tutto l’anno. Ancora di più quando ne avevamo bisogno. Mi aspetto un clima del genere e spero che potremo festeggiare tutti insieme questa vittoria».
La sua fiducia
«È l’unica frase che conosco in francese. Vinceremo (ndr On va gagner)! E visto che è una frase che mi piace, la ripeto».
La fisionomia del match
«Che partita ci sarà? So quale partita proveremo a giocare. Ma dipende dalle avversità. Qualunque sarà il risultato, giocheremo per tutta la partita».
Luis Enrique: «L’obiettivo è vincere. Non bisogna pensare ai gol da fare»
Bisogna vincere con due gol di scarto
«L’obiettivo non è vincere con due gol di scarto. È vincere e basta. Se pensi che dobbiamo fare due gol, sembra un obiettivo lontano. Devi prima segnarne uno e vincere. Puoi segnare due gol in tre secondi, ma attenzione, si può anche soffrire».
La squadra pensa molto dopo le partite
«È qualcosa su cui lavoro ogni giorno. I giocatori devono trasmettere le tue idee, partecipare al processo. Questa squadra lo fa in maniera eccezionale. Un allenatore è un leader che deve generare fiducia e io ho fiducia nella mia squadra».
Com’è andata la settimana?
«È ovvio che nella vita c’è molto di più del semplice lavoro. Devi riuscire a fare altre cose. Amo il ciclismo, il padel, il tempo libero. In termini professionali è stata una settimana molto positiva perché abbiamo avuto tempo per prepararci. Abbiamo preparato la fase difensiva, quella offensiva e oggi una (ndr preparazione) da classica vigilia. Domani sarà un giorno da vivere come una festa».
Su Ramos
«Come potete immaginare, la mia analisi è molto profonda. Naturalmente ogni attaccante ha caratteristiche particolari. Ho piena fiducia in tutti i miei giocatori, dall’attacco alla difesa. Tutti possono partire titolari, domani sarà il momento delle scelte».
A due partite dall’incoronazione
«Questa è la cosa meravigliosa del calcio. A volte è ingiusto, ma in una stagione può succedere di tutto. Viviamo questo processo in modo positivo, cercando di migliorare la squadra. Il nostro obiettivo molto chiaro è la finale. Prima di ciò, bisogna battere il Dortmund».
Su Mbappé
«Abbiamo sempre un obiettivo comune. Costruiamo dal basso e cerchiamo di far arrivare la palla agli attaccanti nel migliore dei modi. I nostri difensori devono aiutare a far arrivare la palla nell’area avversaria».
Lo spazio che darà a Mbappé
«È molto semplice, ogni partita è diversa dall’altra. Dove sono gli spazi disponibili? A volte non ci sono più spazi tra le linee, quindi devi passare attraverso le quinte. Il nostro obiettivo è che i nostri migliori giocatori siano coinvolti il più possibile. Non voglio che l’attaccante vada a prendere la palla al centro, voglio che la prenda nelle zone critiche del campo».
Sarà considerata un fallimento la mancata qualificazione?
«Questa è una domanda molto spagnola! Se perdiamo, la vita va avanti. Ci sarà il sole, a Parigi è magnifico. Da sportivi, applaudiremo l’avversario. Ci rialzeremo, rimarremo delusi, ma avremo un obiettivo per il prossimo anno».