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Lukaku è stato ammonito (e quindi espulso) perché per l’Italia il razzismo è acqua fresca

L’arbitro ha indossato i panni del burocrate, ovviamente dimenticando che il regolamento gli avrebbe consentito di sospendere la partita

Lukaku è stato ammonito (e quindi espulso) perché per l’Italia il razzismo è acqua fresca
Mg Torino 04/04/2023 - Coppa Italia / Juventus-Inter / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Romelu Lukaku

In Italia il razzismo è considerato poco importante, praticamente uno sfottò. È una delle evidenze dell’arretratezza culturale del nostro Paese che, tanto per fare un esempio, detesta Paola Egonu. Ieri sera ne abbiamo avuto un’altra dimostrazione con quel che è accaduto dopo l’esultanza di Lukaku contro la Juventus. In qualsiasi consesso civile, l’esultanza di Lukaku sarebbe stata considerata la reazione alle ignominiose provocazioni della fauna juventina. Da noi invece l’arbitro si richiama al regolamento come i tristi figuri che da decenni gestiscono e ingolfano la burocrazia italiana.

Lukaku aveva esultato così anche in Nazionale contro la Svezia. Ieri sera quel gesto ovviamente ha assunto un significato diverso. Dopo aver esultato, il belga ha ricevuto il rosso per doppia ammonizione. Ecco il triste ragionamento (parola grossa)  del direttore di gara Massa che ha applicato minuziosamente il regolamento che sui festeggiamenti chiarisce:

Il protocollo aggiornato all’1 luglio 2022, all’articolo 12 prevede che: «Un calciatore deve essere ammonito, anche se la rete non viene convalidata se: si avvicina agli spettatori in modo tale da causare problemi di sicurezza e/o per l’incolumità e/o si arrampica sulla recinzione, agisce in un modo provocatorio o derisorio, si copre la testa o il volto con una maschera o altro oggetto similare, si toglie la maglia o copre la testa con la maglia»”.

Quindi il saluto militare e il dito sulla bocca, insieme alla ripetizione delle parole “zitti, zitti”, è stato considerata provocatoria nei confronti del tifo juventino. Massa – come sempre accade in Italia – non ha valutato l’impatto dei cori sullo stato d’animo del belga. In Italia il razzismo è considerato acqua fresca. Non si capisce perché Massa non abbia applicato il regolamento sui cori razzisti. Anche lì esistono norme. Perché non ha fermato la partita?

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