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Santoriello: «La bufera social su di me? Sono sereno»

La Stampa riporta le parole del pm finito nella bufera social per le sue dichiarazioni del 2019. Tutti gli riconoscono equilibrio e garantismo

Santoriello: «La bufera social su di me? Sono sereno»

Il pm Santoriello è tranquillo. Non commenta la bufera social scatenatasi ieri per il riemergere dello stralcio di un video del 2019 in cui, ospite di un convegno, dichiarava scherzosamente di odiare la Juve. Tra l’altro proprio mentre spiegava come mai l’avesse fatta assolvere dall’accusa di falso in bilancio nel 2016. Santoriello non commenta in via ufficiale, ma ha fatto sapere a chi ieri lo ha chiamato per esprimergli la sua solidarietà di essere assolutamente tranquillo. Lo scrive La Stampa.

“Lui non parla. Non dice nulla la procura nei suoi vertici e nessun collega commenta. E però la reazione social che si è abbattuta dall’altro ieri su Ciro Santoriello, uno dei pm che ha indagato su tre annualità dei bilanci Juventus
nell’inchiesta Prisma, non lo ha lasciato del tutto indifferente. A coloro che ieri – tra avvocati e personale – gli hanno manifestato solidarietà o semplicemente una parola di stima ha risposto sinteticamente: «Grazie, sono sereno»”.

La Stampa traccia un profilo di Santoriello. A Torino il pm è noto come magistrato esperto sui reati economici, si occupa di bancarotta, bilanci, diritto penale societario, reati del curatore. Ha scritto numerosi testi di diritto processuale su questi temi. Oggi è in servizio alla direzione distrettuale antimafia di Torino.

“Dopo gli anni trascorsi nel pool reati economici, è stato destinato dal procuratore capo Anna Maria Loreto alla lotta al crimine organizzato per combatterne il profilo economico-finanziario proprio per la sua specificità in materia. In passato aveva già condotto indagini delicate su fallimenti e bancarotte che sono culminate in pronunce di condanna, ma è stato lui stesso, più volte, dopo aver avviato investigazioni contabili a chiedere l’archiviazione delle accuse per gli imputati prima della chiusura delle indagini preliminari e approdare a una fase processuale come nel caso della controllata Gtt che gestisce il sistema dei trasporti a Torino. Da qui il riconoscimento – anche di buona parte dell’avvocatura – di un certo equilibrio e garantismo nell’esercizio dell’azione penale”.

Ne sono prova le parole di Luigi Chiappero, ieri, tra l’altro avvocato proprio della Juventus, a La Stampa.

“Riservato nel suo lavoro, noto per una naturale predisposizione alla battuta ironica, anche tagliente, soprattutto sul calcio, unico argomento sul quale abbassa la diffidenza verso i giornalisti di tutte le fedi calcistiche aprendo perentori botta e risposta con scarse chance di appello, Santoriello è stato magistrato a Pinerolo prima di arrivare nel capoluogo”.

Dopo quanto è successo, scrive il quotidiano torinese,

“potrebbe autonomamente scegliere di fare un passo indietro rispetto alla titolarità del fascicolo, rimettendo le deleghe relative all’indagine che condivide con il pm Mario Bendoni e l’aggiunto Marco Gianoglio. Ipotesi remota ad oggi e molto probabilmente rispedita al mittente se dovesse concretizzarsi”.

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