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Libero: Spalletti “lo scaccia-capitani”, forse è solo la mano armata dei club. Ma a Napoli è diverso   

Alla Roma fece la guerra a Totti, all’Inter mise Icardi fuori rosa. A Napoli, però, è il capitano che rifiuta il rinnovo 

Libero: Spalletti “lo scaccia-capitani”, forse è solo la mano armata dei club. Ma a Napoli è diverso   
Firenze 03/10/2021 - campionato di calcio serie A / Fiorentina-Napoli / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Lorenzo Insigne-Luciano Spalletti

Libero torna a parlare dell’allenatore del Napoli, Luciano Spalletti , come di uno “scaccia-capitani” per via dei suoi rapporti con i big degli spogliatoi, da Totti a Icardi. Alla Roma fece la guerra a Totti, che a fine stagione lasciò il calcio; all’Inter tolse la fascia a Icardi, lo mise fuori rosa e lo spinse alla cessione. Ebbe problemi anche in Russia. Ma, forse, “è solo la “mano armata” dei club”.

A Roma, ad esempio, nel 2016 lo Spalletti-bis nacque proprio con la premessa che per il tecnico nessuno sarebbe stato “speciale”.

“La lunghissima fase discendente della carriera del numero 10, infatti, per il club stava già diventando un problema (ogni estate la questione Totti-rinnovo scombinava i piani societari). Così, chi meglio del liquidatore toscano avrebbe potuto mettere un punto?”.

Anche all’Inter Spalletti trovò già il problema Icardi, che non era gradito ad una parte del pubblico, era sempre sulle prime pagine dei giornali e protagonista di liti nello spogliatoio.

In Russia, ai tempi dello Zenith, ebbe problemi con Aleksandr Kerzakhov e Denison quando il club, nel 2012, acquistò a cifre stellari Hulk. Il tecnico li mise fuori rosa. Kerzakhov andò in prestito allo Zurigo un anno dopo la partenza dell’allenatore, nel 2014.

Il caso Insigne, a Napoli, però, è diverso.

“Con Lorenzo Insigne a Napoli, invece, la storia è stata un po’ diversa: il rinnovo coi partenopei l’ex Pescara proprio non lo vuole. Da tempo. E così Spalletti, per una volta, si ritrova a dover quasi fare da paciere tra Insigne e Aurelio De Laurentiis”.

Ora che c’è la proposta del Toronto, il tecnico, di comune accordo con il club, dovrà solo decidere se dargli l’addio già a gennaio o se aspettare giugno.

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