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BigMama: «Il professore che mi sbeffeggiava ora mi scrive come fossi sua figlia, non si rende conto»

Al Corsera racconta: «Ho conquistato Lodovica con pasta e patate. Mamma dice che dopo la laurea potrò fare quello che voglio. Appena finisco l’università le faccio la proposta di matrimonio».

BigMama: «Il professore che mi sbeffeggiava ora mi scrive come fossi sua figlia, non si rende conto»
Sanremo (Im) 10/02/2024 - 74° Festival di Sanremo / foto Image nella foto: BigMama

Il Corriere della Sera intervista oggi Marianna Mammone, in arte BigMama che ha scritto un libro che uscirà il 14 maggio, “Cento occhi”, in cui racconta delle violenze fisiche e psicologiche subite, del linfoma di Hodgkin che ha avuto e della cattiveria dei coetanei che l’hanno presa a male parole e a sassate

I suoi genitori lo hanno letto?

«No e li invito a non farlo, la verità fa male. E io quando sono cresciuta, quando ho affrontato la malattia, ho capito quanto siano importanti. Non hanno bisogno di vedere i loro sbagli nero su bianco. Li conoscono già. Mio padre Italo sa che passava tutto il giorno a lavorare. E mamma Angelina, dopo che mia nonna è morta, si è trovata a crescere due figli e senza saper fare nulla. Sono i genitori migliori del mondo, ma siamo tutti esseri umani e sbagliamo».

Il racconto di BigMama

Scrive che nella classifica delle più carine della classe finiva all’ultimo posto: «Perché sei chiatta».

«I ragazzini si difendono da una vita cattiva con la perfidia. Invece non giustifico gli adulti». 

Il professore che la sbeffeggiava si è mai scusato? 

«Ma quando mai? Mi ha scritto un messaggio come se fossi sua figlia: Marianna cara, ti ricordi di me?»

E lei?

«L’ho ignorato. Se gli dicessi che mi ha fatto stare male risponderebbe: “Vabbé ma io stavo giocando”. Quel professore non si rende conto che ha dato il via a una valangata di commenti negativi e battute dei compagni di scuola».

Cosa direbbe al ragazzo che, quando lei aveva 16 anni, l’ha chiusa in bagno e l’ha violentata?

«Gli ripeterei passo passo quello che è successo. Per lui, e per tanti come lui, le donne sono una merce. Da allora mi è capitato altre volte che abbiano provato ad abusare di me, ma sono riuscita a non soccombere. L’ultima tre o quattro anni fa, ero ubriaca e uno mi ha caricato sulla sua macchina con la scusa che mi accompagnava a casa. Non è andato fino in fondo ma il giorno dopo ero piena di lividi. Da allora non bevo più»

Scrive: «Le donne sono perfette e io pensavo che fossero troppo per una come me».

«Sono sensuali, intelligenti, esseri superiori, difficili da conquistare… certo, dipende dalle persone… Non è che dicendo sono bisessuale, lesbica, o qualsiasi cosa voglia essere, mi innamoro di tutte. Fino a quattro anni fa avevo avuto relazioni con uomini, con le ragazze solo storielle. Anche con Lodo era partita con incontri occasionali, ma quando mi ha fatto capire che potevo fidarmi di lei, ho pensato di meritare l’amore di una donna».

Come l’ha conquistata? 

«Con pasta e patate. Cucinare è il mio messaggio d’amore».

Vi sposerete?

«Mamma dice che dopo la laurea potrò fare quello che voglio. Appena finisco l’università le faccio la proposta di matrimonio».

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