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Agnelli: «Superlega? Non mi arrenderò, c’è bisogno di un cambiamento e la Juve ne farà parte»

«Si lamentano tutti ma ogni tentativo di riforma viene accantonata. Solo con un dialogo costruttivo si potrà arrivare a un cambiamento»

Agnelli: «Superlega? Non mi arrenderò, c’è bisogno di un cambiamento e la Juve ne farà parte»
Db Torino 02/11/2019 - campionato di calcio serie A / Torino-Juventus / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Andrea Agnelli

Nel corso del suo intervento all’assemblea degli azionisti della Juventus, il presidente del club bianconero, Andrea Agnelli, ha parlato anche della Superlega.

«Sfido chiunque a confermarmi che l’attuale sistema del calcio professionistico sia soddisfacente. Sento lamentarsi chiunque, sorprendente che ogni tentativo di riforma venga accantonata. Per dieci anni ho collaborato più che lealmente per migliorare un sistema che non tutela gli investitori e che ha abbandonato il puro merito sportivo dal 1991 per logica commerciale. Quest’anno Juventus, Real Madrid e Barcellona non hanno vinto il campionato ma sono in Champions League. Allora si urlava allo scandalo, in realtà abbiamo creato la Champions League che oggi è definita una delle migliori manifestazioni al mondo. La nascita della Superlega è stata la constatazione da parte di 12 club che le obsolete impalcature su cui si regge il calcio rifiutano ogni cambiamento per mantenere classe politica che non rischia, non vuole decidere e vuole incassare. Si tratta di slealtà da parte di chi rifiuta le riforme. Non mi voglio arrendere e non mi arrenderò. Il sistema ha bisogno di un cambiamento e la Juventus ne farà parte, ma ribadisco che solo attraverso un dialogo costruttivo si potrà arrivare a un cambiamento soddisfacente per tutti».

Agnelli ha poi ribadito la sua fiducia nel gruppo dirigente, nell’allenatore e nella squadra.

«Fiducia nel gruppo dirigente, in Allegri e nei calciatori. Vale anche per me e per tutti quelli che hanno lavorato in questi anni nella Juventus». 

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