E non è la più assurda delle regole: i controllori della Lega misurano persino la distanza tra le auto dei giocatori nel parcheggio
I due avversari si scambiano la maglia sudata a fine partita: 5.000 sterline di multa. Che in teoria deve pagare il club, ma che il club poi può girare al “colpevole”. E’ una delle tante regole “stringenti” imposte dalla Premier League, in virtù delle restrizioni protocollari anti-contagio. E non è nemmeno la più assurda, considerato che in campo i giocatori si scambiano costantemente contatti e fluidi corporei ben oltre il famigerato droplet.
C’è tensione all’interno di alcuni club per la presenza di un nuovo gruppo di ufficiali di gara, una sorta di “controllori” della conformità anti-Covid. Sono una ventina, al lavoro per la Premier. Il Daily Mail ha raccolto testimonianze curiose: gli addetti si aggirano negli spogliatoi e fuori misurando, ad esempio, la distanza tra due giocatori nella medicheria. O il distanziamento sociale in mensa, o persino che non parcheggino le auto troppo vicine tra loro.
Le nuove regole severe furono comunicate per iscritto a tutti i club il 7 gennaio, quando i giocatori si abbracciavano in campo nonostante i tassi di infezione in aumento.
