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Jadon Sancho, un creativo che divide. Fuggì dal City per il Dortmund

Su Repubblica. A 7 anni fu assoldato dal Watford. Sabato il Dortmund non lo ha convocato per punirlo. Giocherà contro l’Inter. Un fenomeno

Jadon Sancho, un creativo che divide. Fuggì dal City per il Dortmund

Su Repubblica, la storia di Jadon Sancho, l’attaccante inglese del Borussia Dortmund.

Sabato il club tedesco non lo ha convocato per punirlo per essere tornato in ritardo dagli impegni con la nazionale inglese. Giocherà contro l’Inter.

Jadon “è un creativo che divide”.

Lasciò il Manchester City perché non voleva fare ammuffire in panchina, non gli piaceva “l’idea di restare in paradiso da comprimario”.

Così se ne andò, a 17 anni, rinunciando a soldi e complimenti. Cresciuto nel quartiere multiculturale di Kennington, a sud-est di Londra, aveva solo voglia di giocare a pallone. Non gli interessava guardare gli altri giocare. Così snobbò Guardiola e atterrò a Dortmund.

E’ nato nel marzo 2000, è uno dei più forti e completi attaccanti esterni della sua generazione. Vorrebbe vincere la Bundesliga col Dortmund ma non sarà facile, scrive il quotidiano: gioca alto nei tre offensivi.

Teoricamente sarebbe un mancino, ma di fatto è ambidestro.

“È preciso, potente, veloce, inventa, perfeziona, accompagna. Vede il gioco prima degli altri e solo dopo (gli altri) lo molla”.

È diventato il più giovane di sempre a realizzare 15 gol in Bundesliga nel minor tempo, solo 48 partite. Ha spodestato Horst Köppel e il suo record vecchio di 52 anni. E non è nemmeno una punta.

Tutti già sanno che non resterà a lungo nel Dortmund ma che con ogni probabilità passi al Bayern.

“Non è certo ma è probabile che Sancho diventerà il nuovo Ribery o il nuovo Robben a Monaco. O magari tutti e due messi insieme. Oppure illuminerà il dopo Messi a Barcellona, quando Bartomeu passerà la mano”.

Tutto quello che sa e che mette in campo, Jadon l’ha imparato per strada. Racconta che appena usciva da scuola andava a giocare a pallone. Tornava a casa zuppo e il sudore gli gocciolava sui libri.

Un giorno, sul campo dove giocava la sua squadretta, comparve Sayce Holmes-Lewis. Era lì perché interessato a Jadon e ad altri due ragazzi. Erano Reiss Nelson, oggi all’Arsenal, e Ian Carlo Poveda, del City).

Il coach disse:

«I tre sono connessi tra di loro per magia, fanno sembrare incapaci gli avversari».

A soli 7 anni, Jadon passò al Watford, dall’altra parte di Londra, 60 km a nord.

Jadon racconta che la madre era preoccupata si perdesse in metropolitana.

Faceva impazzire gli allenatori, che, racconta Repubblica, lo beccavano a guardare filmati di Ronaldinho e Neymar.

“Si ritrovò addosso il soprannome di “ball entertainer”. Nel 2015 l’intrattenitore del pallone avrebbe firmato col City. E adesso i ragazzini di oggi, come lui con Neymar, vanno a cercare le sue meraviglie su YouTube”.

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