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Caserta, abusi su minorenni nel maneggio. Arrestato il titolare

L’accusa è di violenza sessuale ai danni di sette ragazze minorenni, tra i 6 e i 14 anni. Gli abusi si sarebbero protratti per quattro anni. Parla l’avvocato

Caserta, abusi su minorenni nel maneggio. Arrestato il titolare

Su La Stampa il caso di molestie sessuali ai danni di ragazzine nel maneggio alla periferia di Caserta. Ieri il titolare della struttura, che è anche istruttore di equitazione, è finito ai domiciliari con l’accusa di violenza sessuale ai danni di sette ragazze minorenni, tra i 6 e i 14 anni. Gli abusi si sarebbero protratti per quattro anni.

Immediatamente sostituito nelle lezioni da un’istruttrice donna, l’uomo, cinquant’anni e tre figli, è presidente dimissionario dell’associazione sportiva che gestisce la struttura.

Per gli inquirenti le testimonianze delle vittime dicono tutto. Sono concordanti e coerenti e rappresentano, per questo, delle prove. Le ragazzine parlano di palpeggiamenti, strofinamenti con i genitali e baci rubati.

Ora gli investigatori si chiedono se qualcuno abbia visto e non abbia denunciato. E come è possibile che nessuno dei genitori abbia ricevuto confidenze dalle proprie figlie sui fatti accaduti.

La Stampa riporta le dichiarazioni dell’avvocato dell’arrestato. Il legale, Giuseppe Dessì, dice:

“Il maneggio è stato creato circa 15 anni fa dal mio cliente perché una delle sue figlie stava male e aveva bisogno di riabilitazione con l’ippoterapia. Ecco, questo è il mostro: una persona che ha messo al centro della propria vita la famiglia, e che ha lasciato la sua attività nell’edilizia per occuparsi della sua bambina”.

L’avvocato promette di andare a fondo:

“All’origine di queste denunce ci sono fatti che non sono stati appurati che cercheremo di fare emergere. Lui non riconosce nulla degli addebiti della procura, che sono mille miglia lontani dalla sua persona e che gli sono arrivati come una valanga addosso”.

I dipendenti del maneggio e i genitori sono sconcertati. Nessuno immaginava nulla. Qualche mamma di nuove iscritte è indecisa sul da farsi, ma c’è anche chi dà per scontato che l’inchiesta si riveli solo una grande bolla gonfiata come la mamma del piccolo undicenne che frequenta il centro, che dice:

“Veniamo qui da un anno: mio figlio fa lezione due volte a settimana, e trovo queste accuse incredibili. Lui magari è un po’ burbero, riprende i ragazzi quando sbagliano, ma la verità emergerà, ne sono sicura. Qui siamo come una famiglia: ho suggerito questo centro anche ad alcuni amici, e nessuno di loro ha mai detto nulla su possibili molestie. Se ci fosse stato qualcosa sarebbe emerso”

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