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I cinque nuovi acquisti in campo col Liverpool, e meno male che Ancelotti non era contento del mercato

Ancora una volta smentita radio ambiente che non credeva al 10 del tecnico al mercato del Napoli. Un mercato mirato e condiviso, come dimostrato dalle scelte di ieri sera

I cinque nuovi acquisti in campo col Liverpool, e meno male che Ancelotti non era contento del mercato
foto calcio Napoli

Il dieci al mercato

Il dieci di Carlo Ancelotti a Cristiano Giuntoli era ovviamente un dieci al mercato del Napoli. Voto che, altrettanto ovviamente, il commutatore dell’ambiente Napoli ha immediatamente in convertito o in bugia oppure in atteggiamento troppo compiacente dell’allenatore nei confronti della società. Insomma Ancelotti aziendalista – offesa gravissima da queste parti – con tutto il corollario che ben conosciamo: “è venuto a prendersi la pensione, “a sistemare il figlio” eccetera eccetera.

Che il Napoli possa aver fatto un calciomercato mirato, che possa aver acquistato effettivamente i calciatori che desiderava, che riteneva funzionali al progetto, è un’idea che eufemisticamente ha fatto molta fatica a fare breccia nell’ambiente napoletano.

Eppure i fatti sono lì a dimostrarlo. Il Napoli ha acquistato Di Lorenzo, Manolas, Elmas, Lozano, Llorente. Cinque acquisti, tutti ieri sera in campo contro il Liverpool. Chi dal primo minuto, chi a partita iniziata. Llorente ha pure segnato. Llorente l’acquisto dell’ultimo minuto, considerato quasi un giocatore di serie b. Perché Napoli ha dinamiche strane. Un attaccante che ha giocato due anni nel Tottenham, sia pure da riserva, che ha avuto comunque un ruolo nelle semifinali di Champions, che è entrato in finale, viene considerato non si sa per quali meccanismi mentali un giocatore non all’altezza. E il bello è che si tratta di una dottrina che non può essere contestata, a meno che non si voglia essere additati come persone al servizio del padrone.

Scelte condivise

In realtà quello del Napoli è stato un mercato basato sulle reali esigenze della squadra. Come confermato dalle scelte di ieri. Il Napoli voleva un esterno basso di destra e ha acquistato Di Lorenzo che l’altro giorno è stato elogiato da Arrigo Sacchi sulla Gazzetta e ieri sera autore di una prova superlativa nel suo esordio in Champions League. E che esordio, contro il Liverpool. Senza dimenticare il gol del momentaneo 3-3 all’Allianz Stadium contro la Juventus. Di Manolas c’è poco da dire. Un acquisto che non si discute, anche se proprio lui ieri sera stava per compromettere la prestazione del Napoli. Cose che succedono, possono succedere. Lozano è partito titolare in una partita fondamentale. Elmas ha giocato contro la Sampdoria e ieri è entrato con personalità nell’ultimo quarto d’ora. Llorente meriterebbe un capitolo a sé. Già nel post partita di Napoli-Sampdoria Ancelotti aveva lanciato un messaggio ai naviganti: «Llorente è giocatore di calcio, non deve trarre in inganno la sua altezza». Più di qualcuno ha storto il naso. Ovviamente aveva ragione Ancelotti.

Boban e Giampaolo

Cinque nuovi acquisti , tutti in campo. Gli si sarà aperto il cuore a Zvonimir Boban che l’altro giorno ha mostrato il sui disappunto per l’approccio conservativo della rosa da parte dell’allenatore del Milan Giampaolo che fin qui ha sempre escluso dai titolari i nuovi acquisti rossoneri. Domenica a Verona ha fatto entrare il solo Rebic, è stata pure l’unica sostituzione da lui effettuata. Boban ha detto:

Tutti pensano che l’ambientamento dipenda dalle idee dell’allenatore. Invece i giocatori bravi, catapultati in ogni parte del mondo, dopo due sedute sono pronti per essere impiegati.

Come ha fatto, più o meno, Ancelotti con Lozano e Llorente.

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