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L’Italia è un paese razzista. Ma mica ora? Da sempre

Ti ricordi quando Maradona lo urlava a tutto il mondo? O di Muntari? Di Constant? Mai però un popolo ha avuto rappresentanti tanto simili.

L’Italia è un paese razzista. Ma mica ora? Da sempre
Koulibaly

Ricordi Maradona, Muntari?

Pascà tu mi scrivi e mi dici cose chi io già so, e già prevedevo, e già sentivo, odoravo. Pascà perché certe cose si odorano. Profumano di normalità.

L’Italia è un Paese razzista, ma mica ora? da sempre. Ma ti sei scordato quando Maradona lo urlava a tutto il mondo? Ma ti ricordi di Muntari? Di Constant? di che ti meravigli. L’Italia è una provincia mondiale, culturalmente è rimasta ferma, bloccata. È la baldoria istituzionale, governata da ultras. Però devo dirtelo, mai nella storia un popolo ha avuto rappresentanti tanto simili. Questa cosa è meravigliosa. Rappresentanti tanto azzeccati alla propria gente, una rarità. Uno non può, all’improvviso, affacciarsi e dire. “Mo’ basta razzismo negli stadi” così, perché per migliorare c’è bisogno di consapevolezza.

Ti prendi inutilmente collera

Questi non sanno di essere razzisti, sono semplicemente incapaci di comprendere, gli mancano le basi elementari ed educative di alfabetizzazione culturale. Se si arriva a mettere in dubbio, se sia giusta o sbagliata, la scelta di un uomo bersagliato per la sua pelle, di abbandonare la partita, già è un fallimento. Se addirittura crea dibattito e contraddizione la decisione di una società sportiva di difendere la dignità di un proprio tesserato, lasciando un teatro osceno, e la sua mediocrità, allora perdi tempo e ti prendi collera inutilmente.

L’Italia è una fiera di mobili antichi di rigattieri vecchi. Accozzati alla meglio senza né capo né coda. Un “buh” una banana lanciata, un terrone, una preghiera alla lava, sono una pagina piegata di un libro mai aperto. Pascà, mi dispiace dirtelo in maniera cosi brutta, ma la nostra Nazione è fallita, ma da anni. La nostra Nazione è un vivaio di fiori secchi, e l’acqua non è abbastanza per rianimarla, perché i giardinieri anziché curarli i giardini li bruciano. Tu però resta a Napoli, che lì almeno l’Italia non ci è mai arrivata.

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