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Stella Rossa-Napoli, la probabile formazione: il modulo fluido e il ritorno del turn over

La nostra idea sulla formazione di stasera, sui ballottaggi e sulle possibili scelte di Ancelotti in vista di Stella Rossa-Napoli.

Stella Rossa-Napoli, la probabile formazione: il modulo fluido e il ritorno del turn over

Le ipotesi del Napolista

Stamattina, i giornali si sono letteralmente scatenati sul possibile turn over di Ancelotti in vista di Stella Rossa-Napoli. È stato divertente leggere tante ipotesi diverse, varie e variegate, tanto che anche noi abbiamo deciso di partecipare al giochino. Con una nostra doppia probabile formazione, o quantomeno una doppia ipotesi di modulo fluido con gli stessi uomini e gli stessi ballottaggi. Un modo per capire come il Napoli sia cambiato, rispetto all’anno scorso: le rotazioni – anche semplicemente ipotetiche – sono più varie, così come ci sono diverse possibilità di schieramento. Abbiamo iniziato a comprendere questo nuovo modo di allenare la squadra, cerchiamo di interpretarlo.

A partire dal modulo, quel 4-3-3 che si può scrivere anche come 4-4-2 (asimmetrico) di cui ha scritto Alfonso Fasano nell’analisi tattica del match contro la Fiorentina. E che, ovviamente, potrebbe essere riproposto anche stasera. È il sistema fluido di Ancelotti, che è sbagliato rinchiudere nei compartimenti stagni di tre o quattro numeri a somma dieci. Ne scrivevamo anche l’anno scorso quando c’era Sarri sula panchina del Napoli, e la situazione era decisamente più statica rispetto all’approccio tattico. Ora c’è ancora maggiore liquidità, quindi è davvero improprio parlare di modulo, se non per dare una definizione puramente spaziale dei calciatori in campo. Così:

Stessi calciatori, stessi ballottaggi, due disposizioni diverse.

Ospina – Karnezis

È il ballottaggio più facile, dovrebbe toccare al colombiano. Per questione di abitudine a certi palcoscenici, a certe partite, anche a certi ambienti. Tra l’altro lo ha detto lo stesso Ancelotti sabato sera. Stella Rossa-Napoli sarà un match complesso dal punto di vista psicologico, Karnezis ha risposto presente quando c’era da farlo contro la Fiorentina, ma le gerarchie del futuro sembrano delineate: Meret titolare in campionato, Ospina a tenergli caldo il posto in Champions. Ancelotti ha sorpreso un po’ tutti inserendo il greco in campionato (e tra l’altro non ha incassato gol), ma la Champions è un’altra cosa. Per noi la percentuale è 70-30.

Hysaj – Malcuit

Dal portiere in poi, abbiamo ragionato sui ballottaggi secondo l’idea del ruolo sul ruolo, e dell’interpretazione delle consegne tattiche. Quindi, iniziamo dal terzino destro e dalla possibile suggestione-Malcuit. Il francese, insieme a Fabian Ruiz e agli infortunati, non ha ancora messo piede in campo. L’idea che possa farlo a Belgrado è suggestiva, appunto, ma risponde(rebbe) anche a delle esigenze ben precise. Due, per la precisione: aprire la rotazione anche sull’out destro della linea a quattro, nel senso di far riposare Elseid e di inserire Malcuit all’interno dei meccanismi, e sperimentare un gioco ancora più ambizioso dal punto di vista offensivo.

Del resto, l’idea del 4-4-2 (vedi sopra) tende a restringere lo spazio da coprire per gli esterni di centrocampo in fase difensiva, per dirla facile Callejon ha meno spazio da coprire e l’idea di osare con un laterale basso più offensivo è (ancora più) praticabile. Detto questo, rimaniamo cauti: 65-35 in favore di Hysaj, per questione di esperienza. Ma siamo consapevoli che potremmo essere smentiti, questa è l’essenza del nuovo corso.

Diawara – Hamsik

Regista su regista, anche se è possibile pensare al capitano sostituito da Fabian Ruiz, accanto ad Allan (ne parleremo dopo). Ci sono due chiavi di lettura per questo ballottaggio: ieri, in conferenza stampa, Ancelotti ha parlato chiaramente di «calciatori con i crampi al termine di Napoli-Fiorentina» e di «necessità di avere una squadra fresca» a Belgrado. Dunque, l’idea che Hamsik possa finire in panchina è assolutamente praticabile, anzi secondo noi è addirittura probabile (da qui il 55% a Diawara).

C’è poi l’idea tattica del doble pivote, che con Hamsik ha funzionato bene ma potrebbe anche essere sviluppato secondo un’interpretazione più fisica con il guineano a lavorare da metronomo accanto all’incursore Allan. Resta in piedi anche l’ipotesi 4-3-3 puro che con Amadou potrebbe avere sviluppi diversi, ma come detto sopra il modulo è diventato un concetto fluido anzi quasi da non considerare come un riferimento vero e proprio.

Zielinski – Fabian Ruiz

Come detto sopra: Fabian Ruiz potrebbe anche sostituire Hamsik, del resto ha giocato in un centrocampo a due durante la sua vita al Betis Siviglia, lo spagnolo è un’alternativa in più nel ruolo di centrocampista, sia come tipologia di calciatore che dal punto di vista puramente numerico. La percentuale con Zielinski è bassa, noi abbiamo scritto 70-30 perché crediamo difficile che Piotr possa essere sostituito, del resto è uno degli investimenti tattici e progettuali più importanti di Ancelotti.

In ogni caso, però, Stella Rossa-Napoli potrebbe essere anche un’occasione per fare rotazione pura, la partita è importantissima ma gli avversari non hanno granché da offrire dal punto di vista puramente tecnico. Per dirla francamente: in un ambiente meno caldo e suggestivo, i campioni di Serbia sono molto inferiori al Napoli. Di conseguenza, l’idea di provare nuove soluzioni, tra l’altro si tratterebbe di calciatori di qualità come Fabian Ruiz, non è del tutto campata in aria.

Tatticamente, Fabian Ruiz cambierebbe un po’ lo scenario, facendo pendere la bilancia verso il centrocampo a tre. Questione di gamba e velocità, differente da quella di Zielinski. L’eventuale 4-4-2 sarebbe fin troppo asimmetrico, l’andaluso tende ad associarsi con i compagni al centro, potrebbe liberare in questo modo la corsia a Mario Rui ma pagherebbe dazio in fase di non possesso. Vedremo quale sarà l’idea di Ancelotti.

Allan – Rog

L’inserimento di Rog nella probabile formazione di Stella Rossa-Napoli è propedeutico. È uno sguardo sul futuro. Per questioni ragioniamo secondo un possibile ballottaggio con Allan, ma la realtà è che il centrocampista croato potrebbe giocare ovunque. Soprattutto, potrebbe essere il vice-Zielinski come esterno a sinistra (secondo un’interpretazione del ruolo più difensiva) come anche il vice-Callejon a destra nel nuovo 4-4-2 di Ancelotti. Del resto, la poliedricità di Rog può diventare un’arma importante. È un discorso di impatto fisico e di discreta qualità tecnica. Per il momento, Allan è nettamente in vantaggio e Rog sembra essere destinato alla panchina. Ma la situazione, in futuro, potrebbe cambiare.

Insigne – Verdi

Qui andiamo di turn over puro, o meglio di possibile turn over puro. Come detto spesso da Ancelotti, Verdi è un calciatore ritenuto simile a Insigne, bravo a lavorare tra le linee come seconda punta o sotto-punta, come si dice ora. La prestazione espressa da Lorenzo contro la Fiorentina ci fa propendere per una percentuale ancora sbilanciata 60-40, con la certezza che l’occasione per Verdi arriverebbe (arriverà) nel ciclo successivo di partite, esattamente come avvenuto a Genova. Nella nuova posizione sul centro-destra, almeno secondo quanto visto con Insigne sabato sera, Verdi sarebbe potenzialmente a suo agio.

Milik – Mertens

Arek favorito, non c’è dubbio almeno secondo noi. Questione di necessità tattica, di gerarchia, di rotazione. Arek. Il polacco è potenzialmente perfetto insieme a Mertens (forse anche più che insieme a Insigne) nella nuova veste tattica, così come resta fondamentale per allungare le difese avversarie come unica punta. Stella Rossa-Napoli sarà la sua partita, per noi questo è un ballottaggio scontato.

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