Un episodio controverso, non risolto neanche dalle moviole televisive in salsa di Var. Il controllo post c’è stato, Gasperini avrebbe dovuto dissimulare la sue proteste.
Dopo la sconfitta
Facendo zapping tra i canali del postpartita di Atalanta-Napoli, è capitato spesso (troppo spesso) di imbattersi in Giampiero Gasperini. Anzi, diciamola meglio: nelle rimostranze di Giampiero Gasperini per il gol di Dries Mertens. Una veloce compilation: Gasperini: «Il gol di Mertens è un episodio grave, soprattutto col Var»; Gasperini: «Stanno accadendo strani episodi. E’ difficile giustificare questo tipo di decisioni»; Gasperini: «Il fuorigioco o c’è o non c’è».
Insomma, una reazione decisamente esagerata per un tecnico come Giampiero Gasperini. Anche perché la difficoltà riferita all’episodio chiave è ampia, tanto che due moviole televisive (Sky e Mediaset) non hanno trovato il giusto accordo sulle immagini. È uno di quei pochi casi in cui l’oggettività del fuorigioco va a farsi benedire con i giochetti di telecamere, linee, prospettive. È uno di quei pochi casi in cui il Var non può fare altro che… fare quello che ha fatto.
Semplicemente, Orsato ha aspettato prima di assegnare il gol. Succede ogni volta che la posizione che porta alla realizzazione di una rete è dubbia. Ecco, è andata così anche oggi. Alla fine, quattro uomini (il direttore di gara, un assistente e due arbitri Var) hanno deciso che il gol era valido. Forse hanno ragione, forse no. Di certo hanno avuto torto qualche minuto dopo, quando ad Hamsik è stato tolto uno 0-2 forse anche meno dubbio (perché regolare) rispetto alla rete del vantaggio.
Insomma, caro Gasperini: è tutto a posto. Il secondo tempo di Atalanta-Napoli ha chiarito che per questa volte la kryptonite della tua squadra non ha funzionato. E non è stata una questione di Var o di arbitri. C’è molto, molto di più. Nessun episodio strano, uomini e macchine che interagiscono e non riescono a trovare un accordo. In questo caso, era davvero difficile. Succede. La tua rabbia e le tue proteste, invece, ci sorprendono.