
Tiziano Ferro: «In Italia siamo indietro su tutto: diritti civili, adozioni, depressione»
A Repubblica: «In tanti vanno in Spagna, ognuno ha diritto alla propria felicità. Non mi preoccupa la destra, gli altri governi che hanno fatto?»

A Repubblica: «In tanti vanno in Spagna, ognuno ha diritto alla propria felicità. Non mi preoccupa la destra, gli altri governi che hanno fatto?»

Al CorSera: «Non litigammo per soldi, ma per equità. Aveva due terzi dei diritti e io uno. Chiesi di dividere in parti uguali. Disse sì, poi cambiò idea».

Il video che Martone ha recuperato in “Laggiù qualcuno mi ama”. «Quando gli dicevano “io sono di Napoli”, lui rispondeva “peggio per te”. Era un intellettuale»

Su Repubblica. Eppure, spiega l'esperto, «non abbiamo una definizione soddisfacente di depressione e non ne conosciamo le cause».

Al CorSera: «Mi dicevano: “non studiare, divertiti”. Gli Agnelli mi hanno quasi adottata, gli sono grata. Ho affetto per loro, molto per Lapo».

A La Stampa: «Glieli diede perché non cresceva e questo ha avuto riflessi in ambito sessuale. Diventò ispido e peloso, chiuse tutti i rapporti con gli amici».

Al CorSera: «Piangevo davanti al pianoforte e al computer, buttavo via tutto quello che scrivevo... Non avevo più punti di riferimento».

Al CorSera: «Il calendario? Non volevo farlo. Studiai le pose delle pornostar. Pensavo non lo avrebbero comprato, invece ristampammo».

Al Fatto: «Nel camerino del San Carlo Maradona, preoccupato, mi disse: “Ho paura di non rendere felici le persone”. Mi è rimasto impresso».

Al Corsera: «Dentro la casa era terribile. La morte di Taricone ha cambiato tutti noi, era il nostro alfiere»

Sul Corsera: al Costanzo Show arrivò un ragazzo di Correggio con la chitarra, il pubblico non apprezzò le canzoni, era Ligabue

Al Messaggero: «Pensava che il pubblico lo avrebbe odiato, organizzò una proiezione test per i suoi amici. Oltre a loro due c'era anche Falcao».

Su Libero i dati del Viminale. Nel 2022 le denunce di scomparsa sono state più di 24mila. L'82% delle persone si allontana volontariamente

Al CorSera: «Era l’unico posto a Milano dove si spendeva poco di affitto, ma era un macello. Un loft diviso con quattro amici, senza porte e finestre».

Al Messaggero: «Aveva la schiena dritta, era allergico al potere, alle censure, alle leggi del mercato. Era un grande autore, non solo un comico geniale»

Al Messaggero: «Oggi se ripenso alla me stessa di un anno fa provo tenerezza. Ero in crisi. Pensavo di non farcela a chiudere il disco».

Al Giornale: «La colpa non è sua ma di chi ritiene che la musica sia solo performance e manda in scena persone che non sono preparate».

Al CorSera: «In carriera mi hanno offerto di fare i programmi un po’ come il pane, quelli da tavola, ma i format fighi li hanno dati sempre a qualcun altro».

Sul CorSera Vanzina e i 40 anni del cinepanettone. Firmarono il contratto su un tovagliolo. Per la colonna sonora i De Laurentiis spesero una cifra enorme

Al Fatto: «Rossellini era geniale, a volte si sentiva superiore agli attori. L’unica regista a volermi era la Wertmüller, un tempo tra le donne c'era competizione».