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Maurizio Costanzo scoprì Paolo Villaggio: “mi fecero vedere a teatro uno strano impiegato”

Sul Corsera: al Costanzo Show arrivò un ragazzo di Correggio con la chitarra, il pubblico non apprezzò le canzoni, era Ligabue

Maurizio Costanzo scoprì Paolo Villaggio: “mi fecero vedere a teatro uno strano impiegato”
archivio Image / Spettacolo / Maurizio Costanzo / foto Insidefoto/Image

Tanti i ricordi di Maurizio Costanzo. Questo è di Aldo Cazzullo per il Corsera, si sofferma anche sul suo essere un inarrivabile talent-scout.

Il Costanzo Show all’inizio era settimanale, su Rete 4. Berlusconi comprò tutto con lui dentro. Lo chiamò a Portofino, c’era pure Freccero, e disse: d’ora in poi lo facciamo tutti i giorni. Primi ospiti Eva Robin’s, che si chiama in realtà Roberto Coatti – «dissi che era come le carte da gioco: metà uomo, metà donna» – e Paolo Villaggio, che Maurizio raccontava di aver scoperto anni prima: «A Genova mi suggerirono di andare in un teatro di piazza Marsala, dove si esibiva uno strano impiegato. Era Villaggio. Uscimmo a cena e firmammo il contratto su un tovagliolo del ristorante. All’epoca avevo un cabaret a Roma, il Sette per Otto. Fu un trionfo, vennero a vederlo Flaiano ed Ercole Patti. Poi Paolo andò in tv, e nacque Fracchia».

Arrivò un ragazzo di Correggio con la chitarra, il pubblico non apprezzò le canzoni, Costanzo disse: questo ha un grande avvenire. Era Ligabue. (Il pubblico dello show era scelto accuratamente tra gli italiani medi, che lui conosceva come nessun altro, infatti sapeva assecondarli e, più di rado, contraddirli). 

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