
Come se Ancelotti e il Napoli non si fossero mai incontrati
di - Sono rapidamente diventati due estranei. Non c'è stato nemmeno l'astio finale, come invece è sempre successo con De Laurentiis

di - Sono rapidamente diventati due estranei. Non c'è stato nemmeno l'astio finale, come invece è sempre successo con De Laurentiis

di - Tengono in scacco un club con i loro capricci. Nel calcio esiste un solo farmaco alle malattie: l'esonero dell'allenatore. È il sintomo della subcultura che permea quest'ambiente

di - L'errore commesso - con Ancelotti - è stato non capire che era finito un ciclo. Ora è di fronte alla prima vera crisi della sua gestione. Sono certo che tirerà dal cilindro il comportamento migliore

di - L'esonero dell'allenatore sarebbe il classico rimedio peggiore del male. La stagione può essere ancora raddrizzata. Anche se non sarà facile

di - Le vane rincorse allo scudetto hanno spossato il gruppo. Fin qui campionato deludente, ma io una luce l'ho vista: squarci di gioco bellissimo, del calcio verticale di Ancelotti

di - Da buon psicologo teme l'insidia del contraccolpo negativo dopo il Cagliari. Non tutto è perduto, ma ora il cammino è in salita

di - Credo che il Napoli votato all'attacco costruito da Ancelotti sconti un vecchio difetto genetico. L’incapacità di assicurare continuità di risultati.

di - Le chance di vincere lo scudetto sono poche. Manca un centrocampista di spessore internazionale ed è rimasto irrisolto il nodo Insigne

di - La squadra di Ancelotti non è cresciuta in termini di personalità e di capacità di affrontare i momenti topici del campionato o di una singola partita

di - Lui, Mertens e Callejon tra le note positive, oltre alla modernità di Ancelotti. Male invece dietro, preoccupante l'inizio di Di Lorenzo, quel gol preso da Meret e il centrocampo filtra poco

di - Come ha scritto Garlando sulla Gazzetta, qui avrebbe tutto (in campo e fuori). Sia la famiglia sia la Juventus sono motivazioni rispettabili, lo dica pubblicamente

di - Per migliorare, occorre fare anche scelte coraggiose. Il Napoli non solo non si è rinforzato ma non ha risolto il suo principale equivoco: Lorenzo Insigne

di - Ha ragione la Gazzetta: ha fatto bene De Laurentiis a sottrarsi al giochino per Pépé. Un'operazione da 200 milioni che somiglia alla richiesta del pizzo

di - Su Repubblica il professor Trombetti risponde a Gallo: “Troppa importanza al calcio, davvero credevate che il riscatto dipendesse da questo?”
di - Per me, è sufficiente; per un mio amico, è modesta. Il famoso cestista dice che non tutti i giocatori vogliono vincere ad ogni costo, hanno il demone della vittoria. Ecco, forse il punto è proprio questo

di - Mazzoleni ha assunto (nel più benevolo dei casi) la decisione del burocrate diligente che applica pedissequamente il regolamento. Non ha avuto buon senso

di - Le prestazioni di Messi e Ronaldo confermano come il gioco moderno possa depotenziare i fuoriclasse, soprattutto nelle partite decisive.

di - Giusto conferirgli la cittadinanza onoraria, come ha detto anche La Capria. Ma no all'ennesimo amarcord. Preferisco ricordare le sue splendide giocate.

di - Reina non è più affidabile al 100% e serve un portiere esperto. Un sostituto di Callejon e almeno un esterno basso. E ricordare che la Juventus ha mollato punti perché aveva già vinto

di - Sono favorevoli alla permanenza di Sarri per un quinquennio, ma rivendico il diritto di poterlo criticare. Facendo ricerca ho imparato che non esistono verità assolute.