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Caro Icardi, non vuoi venire a Napoli? Peggio per te

Come ha scritto Garlando sulla Gazzetta, qui avrebbe tutto (in campo e fuori). Sia la famiglia sia la Juventus sono motivazioni rispettabili, lo dica pubblicamente

Caro Icardi, non vuoi venire a Napoli? Peggio per te

Contraddico la pur saggia linea di Max Gallo (oltre che me stesso). E parlo di Icardi.

D’altro canto Leonardo Sciascia ci ha insegnato che tra i diritti fondamentali dell’uomo c’è quello alla contraddizione. Ma mi ha spinto un bellissimo editoriale di  Garlando sulla Gazzetta dello sport, segnalatomi dal grande Bruno Siciliano. “Oggi Mauro Icardi dovrebbe dire no al Napoli. Ma a cosa direbbe no? Ad uno dei migliori luna-park  per centravanti che esistano al mondo”. E ricorda numeri alla mano gli assist di Mertens, Callejon, Insigne che fanno della squadra azzurra una macchina perfetta per centravanti. Che Ancelotti ha sempre coccolato i suoi grandi centravanti. E che Napoli tifosa è pronta ad incoronarlo. 

Poiché quello che dice Garlando è incontestabilmente vero e poiché l’offerta economica fattagli da De Laurentiis è molto ghiotta, dando per scontato che Icardi non è né matto né sciocco (così come ognuno dei suoi consiglieri), evidentemente c’è qualche cosa che non sappiamo. E non ci è dato sapere. Giuro, Max, non penso ad oscuri complotti. Ma semplicemente adopero il metodo ipotetico-deduttivo. Date determinate ipotesi se ne traggono logiche conclusioni. 

Ho letto in proposito varie congetture. La prima è quella cui tende naturalmente il tifoso napoletano. Cioè che ci sia dietro la solita Juve maramaldo. Che non si capisce bene con quali maliziose lusinghe blocca la scelta dell’argentino. (Magari dopo un anno di inattività è destinato a far panchina a Torino).

La seconda è di carattere familiare. Spostare cinque figli da Milano a Napoli è cosa molto complessa e potrebbe mettere a rischio la serenità del focolare domestico.

La terza è di carattere onirico-psicoanalitico. Icardi vivrebbe come una diminuitio il passaggio dall’Inter al Napoli. E chi sa quante altre mi sono sfuggite. Certo che il calciatore rischia molto. Un anno fermo non è cosa da poco per un atleta. Sul piano personale comunque provo un forte fastidio per l’atteggiamento di Icardi. Che mi ricorda storie passate. Alcune poi a lieto fine (Salvatore Bagni) altre no (Paolo Rossi). E che in fondo richiama il sempre attuale tutto cambia perché nulla cambi. 

Il fastidio nasce in me dalla constatazione che questo signore non ha il coraggio di dire la verità. A Napoli non voglio venire… perché ho un sogno nel cuore e si chiama Juventus… perché non sopporto il sole…perché i miei ragazzi dovrebbero abbandonare il loro sociale…   

Certamente ne guadagnerebbe molto sotto il profilo della considerazione umana parlando chiaro. E sarebbe certamente compreso.

Legittimo sognare la Juve. I problemi dei figli meritano il massimo rispetto. (Ricordo che quando con mia moglie andammo un anno a Parigi per motivi di studio mia figlia che frequentava la seconda media soffrì a lasciare i compagni). 

Ma così proprio non va.  

E allora con uno scatto di orgoglio mi viene da dire: “Icà, non vuoi venire? Peggio per te!”

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