Per arrivare in Champions “una squadra mai capace quest’anno di vincere tre partite di fila dovrebbe fare un filotto di nove vittorie”
Il Napoli ha una missione impossibile: entrare in zona Champions. Attualmente è al settimo posto in classifica, a -9 dal Bologna quarto e a -6 dalla Roma che è quinta. Sarebbe d’aiuto se l’Italia riuscisse avere il quinto posto Champions. Il punto è che gli azzurri devono dimostrare di essere continui e devono sfruttare il fatto che le Big verranno al Maradona.
Il Napoli deve essere rifondato, l’obettivo realistico è l’Europa League
Per “Repubblica“, l’Europa League è decisamente un obiettivo più realistico.
“Ha 45 punti, con i 27 ancora disponibili salirebbe a 72, certamente quota Champions. Il problema è che una squadra mai capace quest’anno di vincere tre partite di fila dovrebbe fare un filotto di nove. Poco realistico, anche se Calzona ha riattivato almeno una parte del potenziale disperso, e gli scontri diretti residui sono al Maradona. È più credibile l’aggancio all’Europa League, e questo segmento finale va usato come istruttoria per l’imminente rifondazione. Se sta bene spazio a Ngonge, unico frutto interessante dei rovinosi mercati stagionali”.
La prima partita importante in ottica Champions sarà domani contro l’Atalanta, dove potrebbe non esserci Kvara
Domani alle 12:30 ci sarà la sfida di campionato tra Napoli e Atalanta. Se gli azzurri vogliono restare aggrappati alla corsa Champions non possono permettersi passi falsi. Non ci sono però buone notizie per Calzona: Kvaratskhelia ha rimediato una forte contrattura dell’adduttore della coscia sinistra e la sua presenza contro i bergamaschi è in forte dubbio.
Scrive il Corriere dello Sport:
Khvicha Kvaratskhelia da ieri è un uomo ufficialmente in dubbio per la partita con l’Atalanta. Kvara è arrivato a Castel Volturno ancora ebbro di gioia e convinto di non aver accusato chissà quale problema muscolare al minuto 109 dell’olimpiade (suppleperò, mentari) con la Grecia, e a conti fatti le sue sensazioni sono state confermate: «Forte contrattura all’adduttore sinistro». Inesorabilmente: la partita contro la Dea è domani e il tempo a disposizione per sciogliere il muscolo a furia di terapie e gestire le conseguenze eventuali è molto poco. Sia chiaro: la speranza di un recupero lampo esiste, non chissà quanto grande ma c’è, però l’ultima parola di questa storia cominciata martedì sarà scritta dopo il provino in programma oggi al centro sportivo di Castel Volturno.
