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L’esclusione di Zielinski somiglia a una ritorsione (Corsport)

Separazioni così traumatiche purtroppo raccontano un metodo che non giova né all’immagine del club né allo spirito sportivo richiesto al gruppo

L’esclusione di Zielinski somiglia a una ritorsione (Corsport)
Db Milano 18/09/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Piotr Zielinski

L’esclusione di Zielinski somiglia a una ritorsione. A scriverlo è il Corriere dello sport a firma del condirettore Alessandro Barbano. Il riferimento è ovviamente alla decisione del Napoli di estromettere il polacco dalla lista Champions del Napoli.

Ecco cosa scrive Barbano:

C’è modo e modo per divorziare, quello scelto tra il Napoli e Zielinski è il peggiore. Dopo otto anni in azzurro, 355 presenze, mai meno di 36 a stagione in campionato, e cinquanta gol, il nazionale polacco è escluso dalla lista Uefa, cioè è tagliato fuori dagli ottavi di Champions tra Napoli e Barcellona. Una decisione inaudita dal punto di vista tecnico.

Con Zielinski un metodo che non giova al club

Perché Zielinski è uno dei calciatori azzurri di maggior classe e in ogni caso quello con più esperienza internazionale. E perché il club arriva alla fase finale della competizione europea con una dotazione di centrocampisti che, al più, potrebbero considerarsi rincalzi del polacco. Che, è vero, ha rifiutato il rinnovo del contratto, avendo raggiunto un accordo con l’Inter per la prossima stagione. Non pare questa, tuttavia, una ragione sufficiente per giustificare ciò che troppo somiglia a una ritorsione. Non solo perché otto anni di militanza altamente professionale avrebbero suggerito ben altro epilogo. Ma perché separazioni così traumatiche purtroppo raccontano un metodo che non giova né all’immagine del club né allo spirito sportivo richiesto al gruppo.

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