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Spalletti ha riportato Napoli e Inter a grandi livelli internazionali, ora tocca all’Italia (Libero)

I partenopei non erano mai arrivati ai quarti di Champions, i nerazzurri non si qualificavano da sei stagioni. Nell’Italia si vede già la sua mano nei principi di gioco.

Spalletti ha riportato Napoli e Inter a grandi livelli internazionali, ora tocca all’Italia (Libero)
Db Roma 17/11/2023 - qualificazione Euro 2024 / Italia-Macedonia del Nord / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luciano Spalletti

All’Italia di Spalletti basta un pari contro l’Ucraina per centrare la qualificazione a Euro 2024. Il tecnico toscano fino ad ora non ha avuto i successi che meritava in campo internazionale. Libero scrive:

Non è Luciano Spalletti a dover regalare l’Europeo all’Italia, ma il contrario. In tutta la sua vita professionale il tecnico ha offerto al calcio più di quanto non abbia ricevuto in cambio, soprattutto in campo europeo; in quello nazionale è arrivata la ricompensa la scorsa stagione con uno scudetto storico. Rigiocherebbe lo stesso i quarti di Champions contro il Milan, capitati nell’unico momento di flessione e di assenza di Osimhen; e avrebbe gradito una seconda occasione con l’Inter dopo il mancato passaggio dei gironi di Champions al primo tentativo.

Non si può parlare di mancanze di Spalletti in campo internazionale perché Napoli e Inter, a quei livelli, le ha portate o riportate lui. I partenopei non erano mai arrivati fino ai quarti di Champions, i nerazzurri non si qualificavano alla competizione da sei stagioni. Il tecnico ha ereditato squadre meno forti, meno consapevoli, meno brillanti, meno interessanti rispetto a quelle che ha lasciato. Ha cambiato status a Napoli e Inter anche in campo europeo, seppur non abbia raccolto i risultati che meritava. Le sue squadre sono sempre state poco italiane e molto internazionali.

La “sua” Italia ha avuto poco tempo per allenarla e la necessità di fare risultato subito non ha aiutato. Eppure si vede già la sua mano nei principi di gioco, diversi rispetto a quelli manciniani. Il modulo è rimasto, ma l’Italia è cambiata. Agli Europei il Ct avrebbe più tempo per presentare una Nazionale a sua immagine e somiglianza. E sarebbe la miglior prova generale per il Mondiale 2026, vero obiettivo della sua gestione”.

L’ITALIA APPENA RALLENTA SUBISCE GOL:

Il Giornale: Oltre ai «fasci di luce», cioè i segnali positivi registrati (il numero dei gol realizzati e delle occasioni propiziate; il mancato panico dopo il 3-2) resistono ombre che possono indurre a qualche riflessione da parte del ct, apparso molto seccato quando ha visto Zaniolo – perso un contrasto – non inseguire il proprio rivale ripartito palla al piede. Una in particolare merita l’approfondimento: così come con l’Ucraina e in Inghilterra, appena la Nazionale ha rallentato o ha perso lo smalto migliore, ha subito gol. Con o senza il contributo del discutibile Donnarumma.

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