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Gli allenatori non cercano più solo lo stipendio ma la possibilità di costruire un progetto (Libero)

Thiago Motta e Gasperini hanno fatto scuola. Le disponibilità economiche passano in secondo piano: se spendi tanto e non vinci, non hai scuse

Gli allenatori non cercano più solo lo stipendio ma la possibilità di costruire un progetto (Libero)
La Spezia 08/05/2022 - campionato di calcio serie A / Spezia-Atalanta / foto Image Sport nella foto: Giampiero Gasperini-Thiago Motta

Gli allenatori come Conte hanno capito che i grandi club si possono anche costruire (Libero)

Non sono più tanto i club a scegliere gli allenatori, ma è il contrario. Lo dimostra la nuova tendenza dei ct che non sono più alla ricerca di club grandi o tanti soldi, ma sanno che un grande club lo si può costruire (come il Bologna con Motta).

Libero spiega come allenare in Serie A non sia più considerato un limite, facendo l’esempio di Conte che è disposto a guadagnare di meno in Serie A e che preferirebbe un club che si adatti meglio a sé come il Milan.

Siamo abituati a vedere la questione allenatori dal punto di vista dei club: chi sceglie il Milan, chi prova a prendere la Juventus, chi contatta De Laurentiis per il Napoli, e via dicendo. Ma forse non è più questa la prospettiva corretta. Forse sono più gli allenatori a scegliere i club che non il contrario. I mister non sono più a caccia di grandi per definizione perché Gasperini e Thiago Motta insegnano che una grande la si può anche costruire. E nemmeno di soldi, se è vero che perfino Antonio Conte ha abbassato le pretese di ingaggio a cifre ragionevoli per la serie A, in linea con i 5-6 milioni all’anno dell’Inzaghi campione d’Italia.

Conte crede che il Milan sia più adatto a lui

Un mister intelligente oggi cerca un progetto serio e dirigenti capaci con cui allestire una buona rosa. Le disponibilità economiche illimitate sono in secondo piano. Primo perché, spendendo meno, si spende tendenzialmente meglio. Secondo perché se fai spendere tanto e poi non vinci, non hai più scuse. Lo ha capito pure Conte, che al ristorante da dieci euro non era disposto a mangiare e invece dopo il Tottenham chiede un tavolo. Le competenze contano più degli investimenti, le potenzialità della squadra più della forza dei singoli. Conte in questi giorni sembrerebbe proporsi soprattutto al Milan perché lo vede più corretto per sé rispetto al Napoli, a costo di limare qualche difetto. 

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