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Morto sul ring al suo primo incontro da pro, Fury: «Ci pagano per ucciderci, è così»

Sherif Lawal, aveva 29 anni: è andato ko e non s’è più ripreso. Era al debutto nei pesi medi

Morto sul ring al suo primo incontro da pro, Fury: «Ci pagano per ucciderci, è così»

Era al suo primo incontro da pugile professionista. E’ andato al tappeto dopo aver ricevuto un colpo alla tempia dal suo avversario, il portoghese Malam Varela. E’ morto così, sul ring dell’Harrow Leisure Centre di Londra, il peso medio britannico Sherif Lawal. Aveva 29 anni.

L’arbitro Lee Every ha iniziato il conteggio, ma si è fermato quando si è reso conto della gravità della situazione. I medici sono saliti sul ring e hanno eseguito la rianimazione cardiopolmonare per più di 10 minuti, prima di trasportarlo al Northwick Park Hospital, dove hanno certificato la morte del pugile.

Tyson Fury, che sta preparando un match epocale contro Oleksandr Usyk per i pesi massimi, ha commentato così: “Quando entri in questo mondo, sai che è uno sport pericoloso. Vai lì e ti pagano per annullare il cervello. Siamo lì per infliggerci danni a vicenda colpendoci alla testa e al corpo… Sfortunatamente, cose del genere accadono di tanto in tanto, sappiamo tutti a cosa stiamo andando incontro. È come chi salta con il paracadute, di tanto in tanto il paracadute non si apre. Ciò non impedisce a tutti di lanciarsi con il paracadute. Conosco i rischi da sempre. E’ quello che è. Se è il mio momento ed è la volontà di Dio, allora morirò”.

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