Perché se così fosse significherebbe che la situazione si è risolta e la squadra è tornata ai livelli che le competono
Francesco Modugno a Sky fa il punto su quella che è la situazione del Napoli al momento. Non è facile ripartire dopo la sfiducia del presidente De Laurentiis nei confronti di Garcia e dopo il noi di Antonio Conte che di fatto mette fine alle discussioni. Garcia è e resterà l’allenatore del Napoli
«Il presidente aveva trovato la soluzione in Antonio Conte che è un vecchio pallino del presidente la prima volta che l’ha cercato era maggio 2018, subito dopo la partenza di Sarri. C’è questo rapporto che va avanti da anni e De Laurentiis pensava potesse lui l’uomo che poteva riportare il Napoli ai livelli che aveva l’anno corso e che quest’anno non si riescono a vedere per le responsabilità di tutti. Perché come spesso avviene nel calcio, le responsabilità sono di tutti anche se l’allenatore è l’osservato speciale. Non è accaduto perché questo è ancora il Napoli di Garcia, perché c’era un piano A, ma non un piano B. Una panoramica, un casting mentale c’è stato, quando ci sono dei momenti così il presidente fa un focus, ma aveva un solo nome, quello di Conte con cui non si è trovata la convergenza.
La speranza del Napoli adesso è quello di avere Garcia per tutta la stagione, anzi per tutti gli anni di contratto perché significherebbe che la situazione si è recuperata. De Laurentiis oggi è qui per dare un sostegno, un aiuto come ha fatto un passato nei momenti difficili. Già ieri ha convocato i leader a sostenere la causa. La causa oggi è Garcia che vive una condizione di disagio consapevole che si poteva fare di più e di meglio, ma convinto di questa squadra, tanto è vero che oggi, nonostante le tante assenze per le Nazionali, ha previsto doppio allenamento. Perché come uomo di campo sa che queste situazioni si risolvono in un solo modo, col lavoro. Adesso sono tutti negli spogliatoi e si incroceranno alla ricerca di soluzioni. La soluzione deve arrivare dal campo e deve essere Garcia
Faccio fatica ad interpretare l’espressione del viso, l’umore però lo posso immaginare. La sua è una presenza forte, voluta, annunciata. Un segnale e anche un po’ una necessità. C’è l’esigenza di ripartire insieme dopo una riflessione seria che si è conclusa ieri col tentativo di puntare su Conte. Sfumato lui non sembrano esserci altre alternative e quindi si va avanti con Garcia che vive una condizione che possiamo immaginare di amarezza e disagio ma per il quale la società è pronta a fare uno sforzo per sostenerlo affinché il Napoli possa ritrovare se stesso»
