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Calciatori e leghe contro il calendario intasato: ultimatum a Fifa e Uefa (Repubblica)

Si gioca troppo, la Fifa ha tempo fino al congresso del 17 maggio, per dare una risposta sul tema. Non si escludono azioni legali

Calciatori e leghe contro il calendario intasato: ultimatum a Fifa e Uefa (Repubblica)
FIFA president Gianni Infantino and UEFA president Aleksander Ceferin (right) shake hands as they attend the 46th UEFA Congress and Executive Committee meeting at the Messe Wien Exhibition Congress Center in Vienna, Austria on May 11, 2022. (Photo by JOE KLAMAR / AFP)

I calciatori hanno iniziato a fare fronte comune contro il calendario intasato di Fifa e Uefa. Venerdì a Londra si è tenuto un incontro tra i principali sindacati dei calciatori europei per ribadire come l’elevato numero di partite sia estremamente pericoloso per la salute dei calciatori. I sindacati hanno fissato un’ultimatum a Fifa e Uefa. Lo riporta Repubblica.

L’ultimatum dei calciatori a Fifa e Uefa: basta al calendario intasato

Scrive Repubblica:

Un ultimatum. Data di scadenza il 17 maggio. I calciatori e la Lega Serie A, insieme alle altre leghe europee, per una volta fanno fronte comune. C’erano tutti a Londra, venerdì, per discutere di come il calendario internazionale stia soffocando i campionati nazionali e mettendo a rischio la salute dei calciatori. La Fifa non ha mai risposto alle sollecitazioni di FifPro, il sindacato dei calciatori, e delle leghe, che chiedevano quantomeno di essere ammesse al tavolo di decisione sull’introduzione di nuove competizioni”.

La Fifa ha tempo fino al congresso del 17 maggio, per dare una risposta sul tema dei calendari sovraccarichi.

Il rischio di azioni legali

Il quotidiano riporta le intenzioni di sindacati e leghe che non escludono azioni legali contro le federazioni internazionali.

La Serie A, rappresentata dall’ad De Siervo, dal presidente Casini e dal capo delle competizioni Butti, ha condiviso la linea oltranzista dei calciatori. Non si esclude che possano arrivare azioni di tipo legale. «Non escludiamo nulla», dice Maheta Molango, leader della Professional Footballers Association, il sindacato dei calciatori inglesi. Nel mirino della protesta c’è anche la Uefa. Umberto Calcagno, presidente dell’Associazione italiana calciatori, spiega la posizione del movimento italiano: «Bisogna ridurre le partite: aspettiamo il congresso della Fifa, poi faremo qualcosa di concreto. Siamo tutti compatti, sindacati calciatori e leghe, sappiamo cosa vogliamo ottenere. E certamente non staremo a guardare»“.

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