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Se De Laurentiis esonera Garcia, perde i benefici del Decreto Crescita (Corsera)

Il Napoli perderebbe i benefici fiscali. Cosa non banale, ma nulla se paragonate al rischio di restare fuori dalla zona Champions

Se De Laurentiis esonera Garcia, perde i benefici del Decreto Crescita (Corsera)
foto Ssc Napoli

Se De Laurentiis esonera Garcia, perde i benefici del Decreto Crescita. Lo scrive la Gazzetta.

Ecco il testo.

Garcia si gioca il Napoli in una settimana che inizia dal Verona – prima tappa della cavalcata trionfale dello scudetto 2022-23 – al Milan, unica serata nera di una stagione perfetta che ha portato al tricolore. Scherzi da calendario, anche se adesso non si scherza più. Garcia deve svoltare, altrimenti sarà addio, anche costoso: in caso di esonero il Napoli perderebbe i benefici fiscali del Decreto Crescita con cui ha ingaggiato il francese. Cosa non banale, ma nulla se paragonate al rischio di chiudere il campionato fuori dalla zona Champions.

Se De Laurentiis esonera Garcia.

QUANTO GUADAGNA GARCIA  (CORSERA)

Il confronto è continuato anche ieri, allargato anche ai dirigenti del Napoli per cercare di recuperare la situazione, almeno momentaneamente. Del resto l’eventuale esonero, precisa il Corriere della Sera, costerebbe non poco al patron azzurro considerando che Garcia ha un contratto da 2,8 milioni a stagione.

“Mentre i più aspettavano la scelta estrema del cambio in panchina, il patron ha deciso di temporeggiare. Osservare, riflettere, aspettare le gare di Verona e Berlino in Champions. L’eventuale esonero presuppone infatti un esborso economico notevole e Garcia ha un contratto di 2 anni da 2,8 milioni a stagione”. 

COSA HA SCRITTO IL NAPOLISTA

Accanitevi pure con Garcia ma l’invito del Napoli è a non dimenticare che Garcia è il dito ma la luna è Aurelio De Laurentiis. È la stagione della grande scommessa del presidente del Napoli che ha voluto in ogni modo sancire che lo scudetto è stato merito esclusivamente suo. E che se al posto di Spalletti e Giuntoli ci fossero stati zio Antonio e zio Peppino sarebbe stata la stessa cosa. Ecco, al momento possiamo affermare che questa scommessa è abbondantemente persa. Aggiungiamo che mai e poi mai ci saremmo aspettati che un uomo terreno come De Laurentiis, un grandissimo presidente quale lui è stato, finisse avvolto nelle spire della vanità. Men che meno che volesse diventare il viceré di Napoli. Eppure è accaduto e i risultati sono ahinoi sotto gli occhi di tutti.

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